Lugano

La politica distante dai cittadini

Manca meno di un mese a queste elezioni comunali, quest’anno il centro del mondo sembra il Pse e l’ex macello, dimenticando i numerosi altri problemi di Lugano, dimenticando di chiedere ai cittadini il loro parere, le loro proposte.
In questi momenti vorrei una politica dove gli opposti si siedano intorno a un tavolo per trovare soluzioni condivise, per il solo bene dei cittadini, e seguendo i vari dibattiti online e in Tv si percepisce benissimo come la politica viaggi su un binario a sé.
In questi momenti vorrei una politica fatta di ascolto, di condivisione e partecipazione con i cittadini, senza giochi di potere, lo so sono forse un sognatore ma è quello che vorrei portare se eletto in consiglio comunale. La politica Old style si sta sgretolando, ma gli unici a non accorgersene è la politica stessa, si perdono consensi e partecipazione, i giovani non sono ascoltati e sostenuti e in modo naturale si distanziano da essa, in ogni comune nascono liste civiche, piccoli partiti e movimenti, con ideologie variegate e una visione nuova di fare politica. I cittadini in questo momento chiedono, trasparenza, rassicurazioni, decisioni condivise e chiedono di essere ascoltati, che dovrebbe essere la base della politica e di chi è stato scelto dai cittadini per rappresentarli.
Ho deciso di mettermi in gioco a queste elezioni perché stanco di questa politica, perché vedo i problemi della città da cittadino, parlo con i suoi cittadini e con chi vede Lugano dall’esterno, perché non capisco la strada che la città vuole percorrere e che è preoccupato della situazione finanziaria della città e dei suoi cittadini, perché vorrei dare un piccolo contributo e lasciare, ai nostri figli, una città che sia moderna e ricca di possibilità con coerenza, coraggio e lungimiranza. Insieme possiamo.