“È difficile comprendere il paesaggio, quando passi sul treno da qui a là, mentre esso osserva con indifferenza, la tua scomparsa”. Leggo le righe di poesia di W.G. Sebald, scritte tanti anni fa e tradotte (forse in maniera scadente) dal tedesco, quasi come sottotitoli che vanno bene per questo viaggio nello schermo del Lac.