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Figli: cognome e sesso sì, ma da papà no!

Un figlio di 12 anni può cambiare il cognome paterno senza consenso del padre; una figlia di 16 anni può farsi registrare di un altro sesso allo stato civile, senza il consenso dei genitori. Tuttavia, questi figlio di 12 anni o figlia di 16 anni se vuole trasferirsi liberamente dal papà deve avere il consenso di mamma e l’avallo dell’Arp o della Pretura. Diritti dei figli à la carte? Per cambiare cognome e sesso sono capaci di discernimento e di decidere per il proprio bene, ma per stare da papà sono trattati come dei minorati incapaci, che abbisognano addirittura di un Tribunale per la protezione dei minori o di una Pretura civile, con tutto lo stress e i costi esorbitanti che ne derivano per questi nuclei familiari già in difficoltà, psicologicamente ed economicamente già oltremodo devastato? Ciò non è ammissibile e non fa in nulla il bene dei figli minori; piuttosto solo gli interessi della “Fabbrica dei divorzi e delle separazioni” dove tantissimi banchettano e si arricchiscono sulle spalle e disgrazie dei figli nei nuclei domestici che dovrebbero invece tutelare. Per questo la Mozione federale Marco Romano-Movimento Papageno “Custodia alternata come regola” presentata davanti al Parlamento federale a Berna, deve diventare realtà affinché il bene e l’autodeterminazione dei figli sia veramente e concretamente rispettata. Va tolto il potere alle “persone sbagliate” e incompetenti (carenti affettivamente, empaticamente, eticamente e senza la necessaria buonafede) che siedono sulle poltrone dei “posti giusti”. I vostri figli meritano decisamente di più! “Vostri” perché, non si sa mai, ma potrebbe capitare anche al vostro nucleo familiare di cadere nelle mani di queste Autorità del diritto di famiglia (future Preture di Protezione), autoritarie sì ma scarsamente autorevoli!