Viviamo in un Cantone che impiega circa 80’000 lavoratori frontalieri e non siamo capaci di dare un posto di lavoro a chi è disoccupato e risiede nel nostro cantone. Questa situazione è molto accentuata nel Mendrisiotto, dove la disoccupazione ha raggiunto quasi il 4%. Ci sono giovani e meno giovani e gli ultracinquantenni che faticano a trovare una nuova occupazione. Possibile che non si possa fare qualche cosa per questi nostri concittadini, che devono umiliarsi e andare alla ricerca dei cosiddetti timbri per avere il beneficio della disoccupazione? Da notare che, dopo circa due anni, se non trovano un posto di lavoro sono costretti a ricorrere all’assistenza pubblica.
Diamo lavoro a 80’000 frontalieri e non siamo capaci di trovare un’occupazione a chi abita in Ticino, è cresciuto nel nostro cantone e ha bisogno di avere un lavoro. Il Comune, con le sue autorità, conosce i casi dei suoi disoccupati e può essere utile a queste persone nella ricerca di un posto di lavoro. La politica comunale deve entrare in gioco e occuparsi di queste persone, che non riescono a trovare un’attività per il loro sostentamento e per quello della loro famiglia. Per questo motivo il gruppo Avanti con Ticino e Lavoro e Movimento del Centro ha presentato una mozione per dare la possibilità ai disoccupati del Comune di Coldrerio di trovare un sostegno e la vicinanza delle autorità comunali in questi momenti difficili.
La mozione è intesa a creare uno sportello dove i disoccupati possano recarsi ed esporre il loro problema ed essere aiutati. Lo scopo della mozione è quello di aiutare le persone interessate nella ricerca di un posto di lavoro e fornire a questi nostri concittadini informazioni utili e supporto, facendo vedere che l’autorità comunale è vicina in questo difficile momento della loro vita. È il Comune dove queste persone vivono che deve poter dare solidarietà nella ricerca di un’occupazione.
La mozione è stata presentata dalla capogruppo in Consiglio comunale Cinzia Cereghetti e condivisa dai consiglieri comunali del gruppo Avanti con Ticino e lavoro e Movimento del Centro Yari Ferrari ed Emilio Solcà. Secondo il mio parere, anche gli altri Comuni ticinesi devono chinarsi su questo difficile problema e proporre uno sportello specifico per i loro disoccupati.
Se veramente vogliamo risolvere questo annoso problema, il Comune deve prendersi le proprie responsabilità e agire subito. In fondo, la vera riuscita di una società giusta si misura anche dal grado di solidarietà presente nella stessa: più è alto e più troverà voce la vera natura dell’espressione umana, che si basa sulla sociabilità dell’uomo, suo principale punto di forza. Che tipo di sociabilità vogliamo promuovere?