Un cittadino rumeno uccise la figlia della compagna lo scorso gennaio, dopo averla violentata. La difesa ricorrerà in Appello
Una sentenza attesa quella pronunciata qualche ora fa da Valeria Costi, presidente della Corte d’Assise di Como. Carcere a vita per un 26enne rumeno, in quanto ritenuto colpevole di aver ucciso a botte una bimba di 18 mesi. L’uomo era reo confesso. Uccisa a botte dopo averla violentata. Tanto da aggiungere orrore all’orrore. Questo è quanto accaduto la mattina dello scorso 11 gennaio a Cabiate, nel piccolo appartamento dove la piccola viveva con la madre, al lavoro la mattina della tragedia. In quella casa da qualche mese era entrato il 26enne, nel quale la giovane donna riponeva a piena fiducia. La verità su quanto accaduto l’aveva accertata l’analisi patologica. Il giudice lariano, nel confermare la richiesta dell’accusa, ha disposto una provvisionale di 200mila euro a favore della madre della piccola e di 50mila euro a favore del padre. La difesa ha già fatto sapere che ricorrerà in Appello.