Il pubblico ministero Antonia Pavan, al termine della requisitoria, ha proposto il carcere a vita nei confronti dell’imputato 26enne
Carcere a vita per Gabriel Robert Marincat, il 26enne, sotto processo in Corte d’Assise di Como, per l’omicidio di Sharon, uccisa l’11 gennaio scorso ad appena 18 mesi, che prima aveva abusato della bimba, per poi ammazzarla di botte. La richiesta di condanna, nel corso dell’udienza a porte chiuse, così come disposto da Valeria Costi, presidente della Corte d’Assise, è stata avanzata dal pubblico ministero Antonia Pavan, al termine della requisitoria che ha ripercorso le drammatiche fasi della sconvolgente vicenda che si è consumata a Cabiate, nell’abitazione in cui Sharon, viveva con la giovane madre (era al lavoro il giorno dell’omicidio) e da qualche mese il 26enne che per giustificare i lividi sul corpo della bimba aveva raccontato che era caduta dal seggiolone. La verità è emersa quando nel corso dell’autopsia il medico legale si era accorto delle violenze sessuali subite da Sharon. Marincat è accusato di omicidio volontario aggravato da violenza sessuale. L’avvocato difensore del giovane, Stefano Plenzick, è tornato a chiedere una perizia psichiatrica. Richiesta respinta dalla Corte. Per la sentenza si torna in aula il 6 dicembre.