Ticino

Caccia alta, più catture di cervi e caprioli, meno di cinghiali

Gli abbattimenti dei suini (compresa la caccia estiva e il contenimento danni) sono un dato positivo nell'ottica della lotta alla peste suina africana

In sintesi:
  • In tutto ritirate 8 patenti di caccia e 150 autodenunce
  • Eseguiti controlli anche sui ‘fungiatt’: multe fino a 7'500 franchi e sequestri
(Foto: Dipartimento del territorio)
2 ottobre 2023
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La caccia alta 2023 in Ticino si è svolta in modo corretto. Nelle finestre comprese fra il 2 e il 16 settembre, e fra il 22 e il 26 settembre (in tutto 20 giorni), sono stati 1'761 i cacciatori che hanno staccato l'autorizzazione e che potevano abbattere camosci, caprioli, cervi, cinghiali e marmotte.

Il meteo è stato in parte favorevole ai cacciatori: col trascorrere della stagione, le temperature miti (che scoraggiano la selvaggina ad abbandonare i ricoveri) si sono abbassate, mentre a volte la caccia ai camosci è stata complicata dalla presenza di nebbia in quota.

Buoni i dati della caccia al cinghiale

Uno dei dati più rilevanti riguarda la caccia al cinghiale, i cui abbattimenti riferiti al periodo della caccia alta mostrano una flessione rispetto allo scorso anno, dato atteso considerando l’importante prelievo effettuato durante la nuova caccia estiva nei mesi di giugno e di luglio 2023. I capi catturati nella sola caccia alta per questa specie sono 601 (740 nel 2022).
22 di questi capi sono stati confiscati dall’Ufficio del veterinario cantonale poiché mostravano tassi di presenza di cesio 137.

Per quanto riguarda, invece, il bilancio da inizio 2023, ad essi vanno aggiunti gli abbattimenti da parte degli agenti della Polizia della caccia e dei cacciatori muniti di permesso di guardacampicoltura (contenimento danni), nonché le catture in caccia estiva che portano il totale, al 28 settembre 2023, a 2'123 capi catturati contro i 1'208 del 2022: un dato che il Dipartimento del territorio commenta come "molto positivo" nell’ottica della prevenzione dei danni e della prevenzione alla peste suina africana (PSA).

Per quanto riguarda il camoscio, i 612 capi abbattuti (328 maschi adulti, 184 femmine adulte e 100 anzelli di un anno e mezzo di età) rappresentano un aumento rispetto allo scorso anno (511), da imputare all’apertura del secondo giorno di cattura diretta al maschio. Si tratta comunque di una quota inferiore al piano di abbattimento di 800 capi. Come negli anni scorsi, i distretti con le maggiori catture sono risultati il Locarnese, la Valle Maggia e la Leventina.

Le catture di cervo sono nuovamente aumentate rispetto al 2022, assestandosi a 1'802 capi (1'787 nel 2022). In totale sono stati uccisi 865 maschi, 680 femmine e 257 cerbiatti.
Il piano di abbattimento, definito in funzione dei censimenti e per limitare i danni al bosco e alle colture agricole, non è tuttavia stato raggiunto e dunque si rende necessario aprire la caccia tardoautunnale che avrà luogo tra metà novembre e metà dicembre 2023 con le iscrizioni aperte dal 15 ottobre al 3 novembre 2023.
La possibilità di registrare la cattura online dei maschi adulti è stata estesa quest’anno anche ai maschi di un anno e mezzo (fusoni). Il 55% dei capi catturati in queste classi d’età sono è stato notificato online.

Le catture di capriolo sono state di 434 capi (314 nel 2022), di cui 262 maschi e 172 femmine. Il maggior numero di capi è stato prelevato nel distretto di Lugano, seguito da Leventina e Blenio. Come per il camoscio, anche in questa specie l’aumento dei prelievi è da imputare all’apertura del secondo giorno di cattura diretta al maschio.

Ulteriori prelievi saranno effettuati durante la caccia invernale che si svolgerà tra metà novembre 2023 e gennaio 2024. Si ricorda che i soli iscritti alla caccia invernale al cinghiale avranno la possibilità di un accesso alla caccia estiva 2024, che sarà riproposta come nel 2023 senza una ulteriore tassa di iscrizione.

Per la marmotta i dati delle catture saranno disponibili solo dopo il rientro dei Fogli di controllo in quanto esentate dall’obbligo di essere presentate a uno dei posti ufficiali di controllo.

Controllati anche i fungiatt

Si segnalano poco più di 150 autodenunce, una trentina d’infrazioni minori e 8 casi di ritiro della patente di caccia per violazioni particolarmente gravi della legislazione cantonale in materia di caccia come ad esempio grave mancanza di rispetto delle regole di sicurezza o esercizio venatorio in bandita.

Contestualmente al periodo della caccia alta, il personale dell’Ufficio della caccia e della pesca ha effettuato anche una serie di verifiche sui raccoglitori di funghi: alle persone controllate è stato sequestrato il quantitativo di funghi raccolti in eccedenza ai 3 kg permessi e in questi casi è stata loro inflitta una multa. A titolo di esempio, durante il fine settimana del 23 e 24 settembre 2023, l’importo di queste sanzioni ha raggiunto l’importo di 7'500 franchi. I funghi sequestrati, previo controllo da parte degli esperti micologi dell'Associazione svizzera degli organi ufficiali di controllo dei funghi (Vapko), sono stati donati a delle case anziani del territorio. Inoltre, dal controllo degli esperti alcuni funghi sono risultati essere velenosi o non commestibili.