Il numero di cinghiali abbattuti è invece su livelli record. In calo il bilancio della caccia a caprioli e camosci
In Ticino durante la stagione di caccia alta 2021, che ha avuto luogo dal 4 al 18 settembre, nonché dal 24 al 28 settembre, per un totale di 20 giorni di caccia, è stato abbattuto un numero record di cinghiali, mentre è stabile il numero dei cervi cacciati e in calo quello dei camosci e dei caprioli. Lo comunica il Dipartimento del territorio fornendo le cifre della stagione venatoria a cui hanno partecipato quasi 1’800 cacciatori ticinesi, che con un’unica patente potevano abbattere camosci, caprioli, cervi, cinghiali e marmotte con un’unica patente, oltre a tassi e volpi. La caccia si è svolta in condizioni meteorologiche buone, con alcuni giorni caratterizzati dalla presenza di nebbia in quota.
Le catture di cervo sono risultate praticamente identiche a quelle del 2020 con 1’612 capi (1 esemplare in meno rispetto allo scorso anno) di cui 828 maschi, 519 femmine e 265 cerbiatti. Un numero tutta via insufficiente rispetto al piano di abbattimento, il che comporterà altri prelievi durante la caccia tardo autunnale (dal 20 novembre 2021 al 19 dicembre 2021 nei giorni di sabato, domenica e mercoledì). Da quest’anno, osserva il Dt, è possibile notificare online le catture di cervi maschi adulti durante la caccia alta, e non è quindi necessario presentare il capo al posto di controllo: la notifica online ha interessato un terzo dei capi, mentre gli altri sono stati portati come gli scorsi anni ai posti di controllo.
Per il camoscio sono stati abbattuti meno capi degli scorsi anni (invariati i giorni d’apertura rispetto al 2020), 642 in totale (396 maschi e 246 femmine), rispetto ai 705 nel 2020. Le catture di capi giovani (1.5 anni) sono state 101. Come negli anni scorsi, i Distretti con le maggiori catture sono risultati il Locarnese, la Valle Maggia e la Leventina.
Le catture di capriolo sono state di 308 capi (482 nel 2020), di cui 176 maschi e 132 femmine. Il maggior numero di capi è stato prelevato nel distretto di Lugano, seguito da Leventina e Blenio. La diminuzione delle catture rispetto allo scorso anno è da imputare alla mancata apertura del secondo giorno con cattura diretta al maschio (dunque senza la cattura preventiva della femmina) a causa del raggiungimento delle quote di prelievo. Il Dt osserva che comunque, nel 2020, è stato registrato un numero insolitamente elevato di prede per questa specie.
Per il cinghiale gli abbattimenti durante il periodo di caccia alta confermano il trend di crescita denotato negli ultimi anni, toccando un nuovo record con 912 uccisioni (755 nel 2020). Tenendo conto degli abbattimenti effettuati dagli agenti della polizia della caccia e dai cacciatori muniti di permesso di guardiacampicoltura (contenimento danni), da inizio 2021 sono stati catturati ben 1462 cinghiali (stato al 30.09.2021). Ulteriori abbattimenti saranno effettuati durante la caccia tardo autunnale in novembre 2021 e la caccia invernale nei mesi di dicembre 2021 e gennaio 2022.
Per le marmotte, volpi e tassi i dati delle catture saranno disponibili solo dopo il rientro e le verifiche di tutti i Fogli di controllo.
Complessivamente la caccia si è svolta in modo corretto e fortunatamente senza incidenti particolari. Oltre a una trentina d’infrazioni minori e a 186 autodenunce, sono stati accertati alcuni episodi che hanno comportato 5 denunce al Ministero Pubblico e 3 revoche di autorizzazioni di caccia.
Il Dt invita i cacciatori che non lo hanno ancora fatto a ritornare al più presto i Fogli di controllo con i relativi duplicati all’Ufficio della caccia e della pesca.