Il Consiglio di Stato ha preso atto del rapporto in merito alla gestione dei presunti casi di molestie sessuali e mobbing all’interno dell’associazione
"Criticità di natura formale e organizzativa", in particolare per quanto riguarda i ruoli, la vigilanza interna, la gestione delle segnalazioni e il flusso di informazioni. Questo l’esito dell’audit esterno su Unitas in merito alla gestione dei presunti casi di molestie sessuali e del clima di malessere interno all’associazione. Lo comunica il Consiglio di Stato. Il rapporto è stato stilato dall’avvocata Martinelli Peter.
"L’obiettivo di queste verifiche", scrive il Consiglio di Stato, "era quello di assicurarsi che quanto emerso, in particolare i presunti casi di molestie sessuali oggetto di segnalazione alle competenti autorità giudiziarie nel 2021, non pregiudicasse la qualità delle prestazioni erogate all’utenza". In generale, l’intento era di chiarire come Unitas avesse gestito queste situazioni e valutare di conseguenza la permanenza dei necessari presupposti di fiducia nell’ambito del rapporto di partenariato intrattenuto con il Cantone.
Alla luce del rapporto, preso atto delle misure riguardo alle molestie sessuali e al mobbing già implementate da parte di Unitas, il Consiglio di Stato, per il tramite della Divisione dell’azione sociale e delle famiglie del DSS, ha chiesto all’associazione, che si è dimostrata immediatamente disponibile, la messa in atto, entro tempistiche definite, di una serie di ulteriori provvedimenti. Particolare attenzione è posta a un aggiornamento dell’organizzazione, ai conflitti di interesse, alla concentrazione di ruoli e alle competenze dei vari organi, così da porre rimedio alle carenze riscontrate e assicurare un’aggiornata e più incisiva gestione, e garantire il rapporto di fiducia con l’ente sussidiante, così come con tutte le persone legate all’attività dell’associazione.
Il Consiglio di Stato "ha nel frattempo ringraziato le persone che hanno collaborato con l’avvocata Martinelli Peter in occasione degli approfondimenti esperiti e ha indicato loro la possibilità di rivolgersi al servizio LAV del DSS per beneficiare di ascolto e sostegno".