Per Tiziano Moccetti si chiedeva solo uno spazio per 2-3 mezze giornate e senza costi per l’Eoc
Non si è fatta attendere la reazione del Consiglio della Fondazione Cardiocentro alla replica dell’Eoc. Nel corso delle trattative - si ricorda - “ci era stato sempre stato assicurato che sarebbe stata trovata una soluzione adeguata e rispettosa per il professor Moccetti e per i suoi pazienti. Dal canto nostro ci siamo fidati, lasciando che fosse la nuova direzione dell’istituto, e in particolare i primari, a trovare la soluzione migliore per il futuro del Cardiocentro, nel rispetto dell’autonomia clinica sancita dagli accordi stipulati alla presenza del Consiglio di Stato”, si legge nella nota inviata da Boris Bignasca, compagno di partito di Paolo Sanvido.
“Nessuno ha mai chiesto di assumere, in qualsiasi forma, il professor Tiziano Moccetti. Questo sia per il rispetto dei regolamenti dell’ente che per volontà dello stesso Moccetti”. Stando alla nota del Consiglio di Fondazione, in data 21 ottobre la direzione del futuro istituto (primari, direzione amministrativa e responsabile infermieristico), in piena autonomia, ha inviato all’Eoc una proposta che prevedeva che Moccetti potesse continuare a visitare i suoi pazienti presso il suo studio - non come dipendente - per 2-3 mezze giornate la settimana. Il professore, si precisa, si sarebbe assunto i costi dell’affitto degli spazi, del segretariato e dell assicurazioni personali.
Lo stesso consiglio, si spiega ancora, negli ultimi giorni si era detto disponibile a concordare con l’Eoc una soluzione alternativa, qualora la proposta dei primari non fosse stata accolta, “per consentire a professor Moccetti di chiudere il suo studio in tempi ragionevoli e accompagnare i suoi pazienti verso questo importante cambiamento”. Risposta arrivata solo il 19 dicembre per e-mail, all’indomani della firma del contratto di trasferimento e a una decina di giorni dal passaggio formale del Cardiocentro all’Eoc. “Tempistiche, modalità comunicative e stile si commentano da soli”, si chiosa, ribadendo la richiesta “che l’uscita del professor Moccetti dal Cardiocentro venga concordata secondo tempistiche e modalità dei pazienti e, se del caso, si rivolgerà al Consigio di Stato, garante degli accordi tra Eoc e Cardiocentro”.