Ticino

Ore 11.15: siglato l'accordo Eoc-Cardiocentro

Ripreso in tutte le sue parti l'accordo di principio di luglio: governance dell'Ente, e autonomia medica e finanziaria dell'istituto fondato da Tiziano Moccetti

Ti-Press
9 agosto 2019
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Ore 11:15. Fondazione Cardiocentro ed Ente ospedaliero cantonale siglano l'atteso accordo che sancisce il passaggio della struttura fondata dal professor Tiziano Moccetti sotto l'Eoc.

Accordo definitivo che riprende in tutte le sue parti quello di principio raggiunto il mese scorso. Lo conferma l'avvocato della Fondazione Cardiocentro Giovanni Jelmini: "Da una parte ci sarà una ‘governance’ dell’Ente ospedaliero cantonale, dall’altra la formazione in seno all’Eoc di un ‘Modello Cardiocentro’ che garantisca una certa autonomia finanziaria e medica" all’ospedale del cuore. Un Accordo in 15 punti, nel quale trovano risposta anche i (pochi) punti rimasti in sospeso in queste settimane: tutti i contratti di lavoro con la Fondazione Cardiocentro verranno ripresi dall'Eoc nel nuovo Istituto Cardiocentro Ticino mentre, per quanto concerne la ricerca, "per un periodo di almeno cinque anni il 50% degli eventuali utili netti conseguiti dall'Istituto Cardiocentro Ticino potranno essere destinati dalla Direzione dell'Istituto a un fondo che potrà essere utilizzato perle attività di ricerca dell'Istituto stesso o per quella della Foundation for Cardiological research and education".

Al tavolo delle trattative, sfociate nell'accordo appena firmato, hanno partecipato Giorgio Giudici, Giovanni Jelmini e Andrea Leoni per la Fondazione Cardiocentro, mentre l'Eoc era rappresentato dal vicepresidente Edy Dell'Ambrogio, dal direttore Giorgio Pellanda e da Luca Crivelli, membro del CdA.

E, con data di oggi, il primo firmatario dell'iniziativa ‘Grazie Cardiocentro’, il direttore sanitario dell'ospedale del cuore Tiziano Cassina, ha annunciato il ritiro dell'iniziativa annunciato già come contestuale alla firma dell'accordo definitivo.

Le reazioni

Grande la soddisfazione del Consiglio di Stato, che sarà garante del rispetto dell'accordo firmato oggi. È il presidente del governo Christian Vitta a manifestare "il compiacimento soprattutto per il metodo usato per raggiungere questa intesa, basato sul dialogo tra le parti per raggiungere quella condivisione che per noi è molto importante perché si tratta di un accordo consensuale che va negli interessi dei cittadini e dei pazienti ticinesi".

Un sospiro di sollievo per "aver evitato una votazione che avrebbe creato attriti e allungato i tempi per la soluzione della questione" arriva invece dal direttore del Dipartimento sanità e socialità Raffaele De Rosa, che aggiunge come "Cardiocentro ed Eoc sono realtà diverse tra di loro ma complementari, con più di 4'600 unità di personale a tempo pieno". Un Accordo, quello firmato, "che toglie anche le incognite per i collaboratori del Cardiocentro, e dà un'immagine notevolmente rafforzata di tutta la sanità ticinese".

Di "giorno di festa" parla Paolo Sanvido, presidente del Consiglio di amministrazione dell'Eoc: "Un accordo che ci soddisfa pienamente e che siamo molto felici di aver sottoscritto in tempi celeri".

"Ogni tanto anche in questo piccolo Paese avvengono i miracoli", ha commentato dal canto suo il presidente del Consiglio di fondazione del Cardiocentro Giorgio Giudici. "Qui nessuno vince e nessuno perde: vince il Ticino", ha aggiunto l'ex sindaco di Lugano. Ente ospedaliero cantonale e Fondazione Cardiocentro "hanno anteposto gli interessi generali, quelli del paziente, agli interessi particolari", ha sottolineato a sua volta il vicepresidente deell'Eoc Edy Dell'Ambrogio: "Il processo di integrazione sarà lungo, ma le premesse sono buone". Prima della firma dell'accordo Jelmini ha letto un messaggio dei primari del Cardio: auspicano che il fondatore dell'Ospedale del Cuore, il professor Tiziano Moccetti, possa restare con un ruolo attivo nel Cardiocentro.

Un ruolo, ha affermato Jelmini, ancora da definire.