Giovedì 17 ottobre il Comitato di sostegno ad Arturo Mellace manifesterà il dissenso contro i vertici del sindacato
"Troppi lavoratori e lavoratrici anziani dopo essere stati sfruttati fino all’osso vengono licenziati da dirigenti aziendali (o sindacali) beceri e senza tanti scrupoli". Sono le parole del comitato di sostegno al sindacalista Ocst licenziato Arturo Mellace. "Si tratta di lavoratori che hanno dato una vita di lavoro che poi finiscono per essere emarginati (scaricati) nel limbo del precariato, dell’assistenza e della povertà per colpa di datori che si dimostrano privi di valori morali e di senso di responsabilità", scrive il coordinatore Nando Ceruso in un comunicato stampa diramato ai media. "Occorre reagire a livello cantonale non solo per ragioni di solidarietà umana, ma soprattutto per una questione di etica e di moralità che ridia dignità al mondo del lavoro. Si rammenta che la dirigenza Ocst ha licenziato un sindacalista operaio di sessant’anni, dopo 22 anni servizio e con ancora un figlio agli studi, peraltro rifiutandogli l’assistenza legale di cui ha diritto come affiliato del sindacato e senza che gli siano state comunicate le motivazioni scritte del licenziamento, più volte richieste dall’interessato in conformità ai disposti di Legge", si legge nella nota.
Per tali ragioni, giovedì 17 ottobre alle 18 negli spazi pubblici adiacenti alla sede dell’Organizzazione Cristiano Sociale (OCST) di Bellinzona, il Comitato di sostegno al sindacalista Arturo Mellace, unitamente a una delegazione di lavoratori iscritti all’Ocst, terranno un incontro al fine di esternare il loro dissenso contro i vertici Ocst. In tale circostanza manifesteranno, in forma civile e moderata, la loro indignazione contro ogni forma di licenziamento e di abuso che vede coinvolti lavoratori e lavoratrici anziani dopo anni di onesto lavoro, come è stato il caso del sindacalista Arturo Mellace.