Lorenzo Jelmini e Raoul Ghisletta, dopo le polemiche del pomeriggio in Gran Consiglio, scrivono subito all'organizzazione della rassegna
Dalle parole ai fatti. Dopo la polemica scoppiata in Gran Consiglio questo pomeriggio a seguito della dichiarazione del co-presidente socialista Fabrizio Sirica in merito ad "alcune condizioni lavorative perlomeno ardue" tra stagiaire e chi lavora al Festival del film di Locarno - e dopo tutto il dibattito che, con toni anche accesi, ne è seguito - Lorenzo Jelmini (Ppd e sindacalista Ocst) e Raoul Ghisletta (Ps e sindacalista Vpod) hanno preso carta e penna e scritto a quattro mani all'organizzazione della rassegna.
"Non volendo introdurre nel messaggio in discussione indicazioni sulle condizioni contrattuali ma nella volontà di tranquillizzare i colleghi di parlamento, siamo a chiedere un incontro per dare avvio alla discussione sull'allestimento di un Contratto collettivo di lavoro a beneficio di tutti i collaboratori", scrivono i due sindacalisti. Il tutto, annotano, perché "nell'ambito della discussione in Gran Consiglio (...) è emersa la volontà politica di garantire condizioni contrattuali e salariali adeguate per i dipendenti fissi come pure con i collaboratori temporanei".
La lettera con la richiesta di incontro è stata scritta nel primo pomeriggio e già inviata.