I socialisti sollevano il problema. E il Municipio del Borgo lacustre scrive alla Sezione della mobilità suggerendo i correttivi
Non c’è solo il futuro della Linea 518 oggi nei pensieri delle istituzioni e della popolazione del Mendrisiotto. Vi è un’altra tratta che il nuovo progetto orario – destinato a entrare in vigore il dicembre prossimo – non promuove come auspicato per il trasporto pubblico. Il collegamento che accorcia le distanze tra la stazione di Capolago e il paese di Brusino Arsizio, passando da Riva San Vitale – capolinea Porto Ceresio, appena oltre confine –, non favorisce, infatti, l’interscambio gomma-rotaia. In effetti, la Linea 532 di Autopostale è stata confermata nel suo assetto; il che è già un risultato, soprattutto viste le modifiche apportate sulla Morbio Inferiore, Balerna, Novazzano, Mendrisio (con i Quartieri di Genestrerio e Ligornetto) e Stabio, che gli enti locali hanno letto come la soppressione della tratta. Lungo il Ceresio il vero nodo, infatti, sono le cadenze delle corse, non coordinate a sufficienza con arrivi e partenze dei Tilo.
A richiamare l’attenzione sul problema a inizio giugno è stato il gruppo Socialisti e Indipendenti locale, il quale in una interrogazione ha messo sul tavolo la necessità di riallineare bus e treno. Gli orari del servizio, fanno notare gli autori dell’atto parlamentare sottoscritto da sette consiglieri comunali – prima firmataria Barbara Longhini Caminiti –, “non sono ottimali”. In buona sostanza, si fa notare tabelle orarie alla mano, “in diversi casi per pochi minuti si perdono le coincidenze e ci si ritrova a dover attendere anche un’ora l’autopostale successivo”. Come dire che ce n’è a sufficienza per sollecitare il Municipio a intervenire, affinché l’offerta dei trasporti pubblici da e per Brusino “migliori”.
E l’Esecutivo non se lo è fatto dire due volte; e ha raccolto la richiesta. L’autorità comunale ha confermato, nero su bianco, di condividere le perplessità espresse e di farle proprie. Tanto da tradurle in proposte puntuali e da affidarle a una missiva indirizzata entro i termini del processo di consultazione generale – il 9 giugno scorso – alla Sezione della mobilità del Dipartimento del territorio (Dt), che si pronuncerà in via definitiva entro la fine del mese.
Del resto, la Linea 532 per sua vocazione, ricorda il Municipio, è stata pensata per “collegare gli abitanti di Brusino Arsizio alla stazione Ffs di Capolago per gli interscambi con la rete Tilo e le altre linee bus”. A tal punto che alcuni anni or sono si è lottato per superare il nodo delle autorizzazioni transfrontaliere e continuare ad assicurare un tracciato che, ripristinato nel 2015, ha rischiato di essere cancellato dalla mappa. Consolidato nel tempo il servizio, ecco che le osservazioni sottoposte a livello cantonale mirano adesso a sollecitare delle “migliorie della situazione esistente, che permetteranno di ottimizzare e sincronizzare al meglio gli interscambi tra la rete Tilo e il sistema delle linee bus”.
Occhi sul piano orario, sono due, in particolare, le carenze individuate e tre i correttivi messi in campo in vista delle cadenze 2025. Innanzitutto, si sottolinea nella lettera recapitata al Dt, la corsa della mattina in partenza dalla fermata di Brusino Rondello alle 7.12 arriva alla stazione di Capolago alle 7.27; ovvero in ritardo per permettere a pendolari e viaggiatori di salire sul treno per Chiasso delle 7.21. Allo stesso modo, la sera, il servizio che raggiunge il borgo sul Ceresio ogni ora tra le 18.12 e le 20.12 parte da Capolago, rispettivamente, alle 18.03, alle 19.03 e alle 20.03; quindi quando i convogli tanto da sud (Chiasso) che da nord (Lugano) non sono ancora giunti in stazione, dove fanno tappa sempre ogni ora ma con la cadenza i primi a 08 e i secondi a 07. Come dire che i bus sono in anticipo sulla coincidenza.
Ecco che istituzioni e utenti di Brusino si attendono dei rimedi. Alcuni li suggerisce lo stesso Esecutivo. Come prima cosa l’autorità chiede alla Sezione della mobilità di intervenire sulla corsa mattutina, anticipandola di nove minuti, così da giungere in tempo a Capolago per salire sui treni diretti l’uno a Lugano e l’altro a Chiasso. La seconda mossa riguarda, invece, il collegamento serale e la possibilità di posticipare la partenza dei postali dalla stazione ferroviaria di otto minuti, aspettando così i passeggeri a bordo dei treni e assicurando loro la coincidenza. Il tutto a vantaggio del trasporto pubblico.
Per finire, l’autorità di Brusino Arsizio chiede di aumentare una corsa. L’obiettivo? Introducendo un postale alle 17.41 alla stazione, si motiva nella missiva per il Dipartimento, sarà possibile garantire un collegamento con il paese (e al contempo con le zone di confine) anche ai passeggeri che arrivano a Capolago con i convogli delle 17.32 da Lugano e delle 17.38 da Chiasso. Una soluzione che non può che avvantaggiare la rete pubblica.