Mendrisiotto

Rapine a Brusino Arsizio, in aula uno dei complici

Si è aperto a Varese il processo per i colpi compiuti fra il 2017 e il 2018 in due stazioni di servizio a ridosso del confine

La pompa di benzina rapinata nel novembre 2017
(Ti-Press)
17 aprile 2024
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A 6 anni di distanza, tornano d'attualità le tre rapine a mano armata compiute il 7 aprile 2017, il 5 novembre 2017 e il 4 aprile 2018 a Brusino Arsizio in due distributori di benzina. Come riferisce LuinoNotizie, è in corso al tribunale di Varese il processo a un quarantenne che, secondo gli investigatori, è uno degli autori delle due rapine: l'altro complice era già stato condannato nel 2021 in Svizzera dopo essere stato estradato dall'Italia.

Complesse le indagini che hanno portato all'identificazione dei due, per le quali sono state determinanti le immagini di alcune videocamere di sorveglianza, che hanno fornito alcuni dettagli, piccoli ma che non sono sfuggiti agli investigatori: dall'analisi di oltre 600 scooter uguali a quello ripreso dalle telecamere di una farmacia di Porto Ceresio, si è risaliti a una foto postata su Facebook dal proprietario di uno di essi, che mostrava un casco identico a quello usato da uno dei rapinatori; e ancora, un paio di guanti rossi immortalati su un uomo a bordo di un'auto, anch'essi uguali a quelli usati dai criminali. Un'auto che, peraltro, era stata prima rubata a Milano, poi attrezzata con una targa anch'essa sottratta a un'auto in sosta a Bisuschio, infine bruciata.

E, dulcis in fundo, il volto stesso del rapinatore oggi a processo e del suo complice, fissati nella memoria digitale di una telecamera di una stazione di servizio in un momento in cui il passamontagna si era spostato dal volto. A completare il tutto, l'analisi dei telefoni dei due imputati che li vedevano agganciare le stesse celle telefoniche nel percorso dal luogo dei crimini fino al comune del Varesotto residenza di uno dei due.

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