Un’interpellanza chiede al Municipio di “soprassedere all’esposizione” del vessillo dell’Ue. Atto parlamentare fotocopia anche dall’Udc di Chiasso
"(...) non ritiene il Municipio poco rispettoso della sensibilità della popolazione l’insistere ad esporre la bandiera dell’Ue e non ritiene quindi il Municipio, d’ora in poi, opportuno soprassedere all’esposizione, non obbligatoria, né indispensabile, di tale bandiera?". È quanto chiede il Gruppo Lega-Udc-Udf-Indipendenti (primo firmatario, Edo Pellegrini) in un’interpellanza all’Esecutivo (un atto parlamentare fotocopia è stato inoltrato anche al Municipio di Chiasso da Stefano Tonini, esponente del gruppo Lega e UDC in Consiglio Comunale).
Queste le premesse: "Il 5 maggio di ogni anno si celebra la Giornata dell’Europa, in ricordo dell’adozione, nel 1949 a Londra, dello Statuto del Consiglio d’Europa, organizzazione internazionale della quale anche la Svizzera è membro dal 1963. Durante questa ricorrenza vi è la consuetudine di esporre la bandiera dell’Ue sugli edifici pubblici cantonali e comunali, un gesto volontario che rappresenta, secondo la Confederazione, la manifestazione dell’attaccamento alla promozione dei diritti dell’uomo, ai valori democratici, allo Stato di diritto e alla stabilità in Europa. Tuttavia, ci sembra doveroso rammentare che la bandiera del Consiglio d’Europa è la medesima adottata dall’Unione europea e che pertanto la sua percezione, nella maggior parte della popolazione, è quella dell’Unione europea e questo suscita sempre più sconcerto e irritazione nella popolazione ticinese". A conforto delle proprie idee, il Gruppo Lega-Udc-Udf-Indipendenti, ricorda inoltre che "la maggior parte della popolazione si è sempre espressa in maniera chiara contro l’adesione della Svizzera all’UE e anche contro gli Accordi bilaterali".