La Città, che segue Chiasso nel provvedimento, annuncia un ulteriore pacchetto di misure. Intanto, gli esercenti riflettono sul loro futuro
Nel Mendrisiotto nessuno si è tirato indietro. Enti locali grandi e piccoli - ciascuno nelle sue possibilità - hanno cercato di rincuorare i cittadini e di affiancare gli operatori economici. In effetti, il Covid-19 ha messo a dura prova negozianti e piccole imprese. Ogni boccata d'ossigeno, quindi, oggi è benvenuta. A maggior ragione se il Comune - in veste di proprietario di casa - per un mese o due solleva un commercio dal pensiero di come pagare l'affitto nel pieno della chiusura da emergenza sanitaria. Dopo Chiasso anche Mendrisio ha deciso, di recente, di sospendere il pagamento delle pigioni dei locali commerciali di aprile e maggio. Una misura, come fa sapere il Municipio della Città rispondendo agli interrogativi di Insieme a Sinistra e Verdi, dettata dal 'carattere straordinario e delicato del momento' e del tutto 'eccezionale'.
Resta, in ogni caso, il pragmatismo del provvedimento. "Sia chiaro siamo dei piccoli proprietari - l'iniziativa interessa in particolare gli spazi a piazzale alla Valle, ndr -. Come Municipio, però - spiega a 'laRegione' la capo dicastero Economia Francesca Luisoni -, abbiamo pensato subito e in modo unanime fosse giusto intervenire. Per il futuro immediato, poi, dovremo prevedere ulteriori riflessioni sul da farsi. Non dimentichiamo che le nostre risposte vogliono essere complementari alla politica cantonale e federale".
Una volta di più, comunque, gli esecutivi di entrambi i poli sono pronti a prolungare i loro sforzi a sostegno dell'economia locale. A Mendrisio, anticipa ancora Luisoni, è previsto l'arrivo di un ulteriore pacchetto di misure. "Un pacchetto al quale stiamo pensando e che sarà oggetto di un messaggio municipale orientato a favore di commerci e piccole imprese". Da definire adesso sono le modalità tecniche e soprattutto i contenuti finanziari.
Da fronteggiare, d'altro canto, dopo il 'lockdown' c'è la riapertura agendata per l'11 maggio prossimo. E qui nel Distretto ci sono pure i ristoratori tra gli operatori impegnati a prendere le misure con le direttive e a inseguire delle nuove certezze. Come reagiranno bar e ristoranti della regione? Lo si saprà oggi, giovedì, dopo che gli associati di GastroMendrisiotto avranno fatto il punto. "Se devo dire la mia - commenta il presidente Flavio Quadranti - prima o poi bisogna provare a ripartire". Certo è che il preavviso dato per riorganizzare le attività è stato breve e le prime disposizioni sono arrivate solo martedì. Così chi se la sente ha dovuto 'armarsi' di strofinacci e metro (per calcolare le distanze sociali) per frasi trovare pronti.