Le due città del Distretto mettono in campo misure e investimenti per aiutare il tessuto economico locale a superare l'effetto Covid-19
Schierati dalla parte di commercianti, artigiani e piccoli impresari, e non solo a parole ma con i fatti, anzi con le casse comunali. Chiasso e Mendrisio si sono letteralmente spese per dare una mano tangibile al tessuto imprenditoriale locale, messo a dura prova dall'emergenza sanitaria da Covid-19. Entrame le città del Distretto - ma ha fatto altrettanto pure Balerna nei giorni corsi - hanno messo mano alle loro riserve e sono pronte ora a destinare importanti cifre, utili ad alleggerire tasse e spese fisse e a far muovere l'economia, olfre che a incentivare i consumi in... casa. Il Comune di confine ha scelto la via del credito quadro - a disposizione in totale 2,1 milioni di franchi tradotti oggi, venerdì, in un messaggio municipale -, mentre il capoluogo ha preferito la creazione di un fondo in cui confluirà un milione e che sarà sui tavoli dei consiglieri comunali già l'8 giugno prossimo, forte della clausola d'urgenza.
Già nei giorni della crisi acuta della pandemia tanto Chiasso che Mendrisio avevano reagito subito alla chiusura forzata che sta rischiando di mettere in ginocchio tante micro-attività, le stesse verso le quali si concentrano una volta di più le attenzioni dei due enti locali. Erano così scattate le deroghe, le dilazioni di pagamento delle fatture legate a servizi e prestazioni comunali, la sospensione se non addirittura la rinuncia a tasse (come quella sul suolo pubblico), pedaggi e persino affitti. Tutte misure per le quali si sono spese decine di migliaia di franchi: Chiasso ha valutato questo sforzo iniziale in 60mila franchi. Oggi si compie un altro passo avanti.
Iniziamo da Chiasso. Il Municipio ha pensato a una strategia da declinare su più livelli. Nella proposta consegnata al dibattito consiliare ci sono, innanzitutto, le 'misure di breve termine', una decina in totale che includono la necessità di dare la 'massima considerazione' alle imprese locali nell'ambito di delibere di 'commesse di ogni genere' al pari della possibilità di contribuire all'acquisto di materiale di protezione, come la volontà di far leva sulla disponibilità dei proprietari privati ad alleggerire i canoni di affitto a negozianti ed esercenti. Ma poi si contano pure le iniziative di medio-lungo termine - che fanno leva anche sulle piattaforme digitali - e gli investimenti - una lunga lista - per un milione e 350mila franchi legati a interventi su stabili e infrastrutture pubbliche e a opere di manutenzione straordinaria che saranno così anticipate a beneficio delle piccole e medie imprese locali. L'esecutivo chiassese non trascura neppure il settore degli incentivi energetici: fra il 2021 e il 2023 si libereranno 100mila franchi l'anno.
La Città di Mendrisio, il secondo polo economico del Cantone con le sue oltre 2mila attività economiche attive nei più svariati settori, ha compreso subito, si conferma nel dossier appena recapitato ai consiglieri, 'la gravità della situazione e testimoniato la sua vicinanza al mondo economico introducendo una serie di prime misure di sostegno'. Monitorata la situazione e sentite le varie micro-imprese presenti sul territorio, alla luce delle decisioni adottate a livello federale e cantonale, è parso chiaro che per contribuire alla loro sopravvivenza occorre riuscire ad 'alleviare i loro oneri finanziari'. Per lanciare un salvagente e scongiurare possibili fallimenti si è così optato per un fondo comunale da un milione di franchi, che 'permetterà di dare un aiuto tangibile alle micro-attività, come anche di sostenere in senso lato e in modo indiretto il rilancio dell’economia sul territorio comunale'.
Gli operatori economici dovranno presentare una richiesta - entro il 30 novembre -, ma potranno accedere agli aiuti in modo 'semplice', quindi senza troppi orpelli burocratici. I criteri? Le attività 'con sede o una propria attività insediata nella Città di Mendrisio almeno dal primo settembre 2019' e una cifra d'affari non superiore al milione. Le regole? Si potrà beneficiare di contributi pari al valore della tassa base annua per i rifiuti, dell'abbonamento per l’utilizzo della rete elettrica e della tassa di occupazione del suolo pubblico. A questo si aggiungeranno progetti per 'rilanciare la vita sociale, e dunque l’economia, sul territorio comunale'.