Luganese

Il semaforo sul lungolago sparisce, ma continua a far discutere

In un’interrogazione, Tommaso Gianella e Lorenzo Beretta Piccoli chiedono all’esecutivo di Lugano: ‘Come mai non è stato informato il legislativo?’

Luce verde anche all’isola pedonale
(Ti-Press)
3 ottobre 2024
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È stato rimosso pochi giorni fa, ma continua a far discutere. Il semaforo provvisorio sul lungolago luganese, nei pressi di Palazzo civico, è dal 2019 che è oggetto di interrogazioni da parte del Centro. E ora, Tommaso Gianella (primo firmatario) e Lorenzo Beretta Piccoli, ne ripresentano una nuova nella quale chiedono ulteriori lumi riguardo all’impianto rimasto attivo per otto anni.

Il semaforo “nel 2016 venne posizionato in riva Vela – spiegano nell’interrogazione –, pensato come misura temporanea per regolare il traffico pedonale e veicolare”. In questi anni, il modo di agire del Municipio, secondo i due centristi, è stato un po’ discutibile: “In questa vicenda, c’è poco o nulla da salvare: un chiaro esempio di come non dovrebbero essere gestite le cose. Ora, per non smentirsi, il Municipio ha per giunta scelto di comunicare quest’ultimo risolutivo passo attraverso i media, tralasciando di informarne il legislativo, come dovrebbe istituzionalmente succedere”. Per Gianella e Beretta Piccoli restano ancora delle questioni economiche da chiarire e chiedono al Municipio quanto è costato realizzare il semaforo provvisorio; se è vero che fosse stato preso in affitto e quanto è costato tenerlo in funzione per otto anni e, infine, chiedono il costo della realizzazione dell’isola pedonale che prenderà il posto del contestato impianto.

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