Il Municipio di Lugano risponde all'interrogazione di Raoul Ghisletta, reputando non necessario un ulteriore sostegno alla fondazione
Il Municipio di Lugano sostiene di non essere a conoscenza di problemi finanziari ‘tali da compromettere la solidità della fondazione Masi’. Nella risposta all’interrogazione presentata dal consigliere comunale socialista Raoul Ghisletta, riguardo al Museo della Svizzera italiana, ente sussidiato cantonale e comunale, che non versa ai suoi dipendenti il carovita, l'esecutivo precisa che, "qualora vi fossero stati dei gravi problemi, questi sarebbero dovuti emergere grazie ai conti e ai bilanci che il Masi presenta alla Città". Però, continua il Municipio, in una precedente lettera del 10 febbraio scorso, "è stato ammesso di non disporre attualmente delle risorse finanziarie per riconoscerlo, in quanto non previsto dal bilancio". La Città precisa peraltro che la fondazione Masi Lugano è un ente indipendente, per cui le decisioni prese dal proprio Consiglio sono sovrane e l'autorità comunale non può intervenire. La Città sostiene già, con un contributo annuo di 3,3 milioni di franchi la fondazione Masi, quindi, non reputa necessario un ulteriore sostegno a favore del museo.