Per la legge italiana Marco Ambrosini non ha diritto a compensi in una società pubblica, in quanto in pensione. A succedergli sarà Stefano Silvestri
L’assemblea dei soci dei soci della Casinò Campione ha revocato l’incarico di amministratore delegato della società di gestione della casa da gioco dell’enclave a Marco Ambrosini, che in riva al Ceresio era giunto nell’estate del 2017, chiamato da Roberto Salmoiraghi, sindaco allora in carica. La stessa assemblea dei soci (Roberto Canesi, sindaco di Campione d’Italia, socio unico del Casinò) ha già provveduto a nominare il nuovo amministratore. È Stefano Silvestri, manager di lungo corso nel settore delle case da gioco italiane. Sino alla fine dello scorso anno ha ricoperto la carica di direttore al Casinò di Saint Vincent. Prima ancora ha lavorato a lungo al Casinò di Venezia. Inoltre, è stato presidente di Federgioco, la federazione dei casinò italiani.
All’assemblea dei soci che questa mattina ha portato alla revoca dell’incarico di amministratore delegato di Marco Ambrosini, che molto si è dato da fare per riaprire il Casinò (il 26 gennaio dello scorso anno, dopo che nell’estate 2018 erano state spente le luci nella ‘cattedrale laica’ di Mario Botta) il sindaco Canesi si è presentato con il consenso del consiglio comunale che la sera prima in seduta segreta era arrivato alla decisione di sollevare dall’incarico l’amministratore delegato uscente.
Perché a Marco Ambrosini è stato revocato l’incarico? Per via del fatto che è dal 1° novembre 2018 è in pensione, per cui in base alla ‘legge Madia’ non poteva percepire compensi come membro di una società a partecipazione pubblica. Da qui l’incarico affidare al Consiglio d’amministrazione (Erminia Rosa Cesari, presidente, ex prefetto in pensione, e Carmine Garzia, consigliere, docente di strategia e imprenditorialità alla Supsi e di economia aziendale all’Usi) di accertare le somme che Marco Ambrosini avrebbe indebitamente percepito, nel periodo in cui (da fine 2021) è stato nominato amministratore delegato della casa da gioco. "Non potevamo fare diversamente: la decisione era obbligata, in quanto imposta dalla legge. Fare diversamente avrebbe significato andare incontro a grossi guai – commenta Canesi –. Quando mi sono reso conto che non c’era altra scelta, ho chiesto alla presidente di cercare un manager di provata esperienza a cui affidare l’impegnativo incarico". La scelta è quindi caduta su Stefano Silvestri che domani sarà a Campione d’Italia. Vuoti di poteri in riva al Ceresio non possono esserci. Lo impone il difficile percorso della casa da gioco dell’enclave iniziato un anno fa, in quanto gli obiettivi da raggiungere, in primis i pagamento dei debiti, richiedono la massima attenzione da parte di tutti.