La nomina è avvenuta nell'ambito dell'assemblea dei soci, che ha ratificato il bilancio 2023 e rinnovato il Consiglio di amministrazione
Probabilmente non cambierà ufficio, occupato finora nella “cattedrale laica” firmata da Mario Botta, il più grande casinò d’Europa, anche se Stefano Silvestri, nei ruoli apicali della Casinò Campione d’Italia, società di gestione della casa da gioco dell'enclave, è passato dal Cda dove era amministratore delegato a quello di direttore generale, figura che mancava nell’organigramma. Una decisione, quella presa dal socio unico della Casinò Campione d’Italia, cioè il sindaco Roberto Canesi, che appariva scontata (‘laRegione’ ne ha parlato lo scorso 11 giugno), in quanto si colloca nella necessità di dare continuità alla gestione della casa da gioco. Casa da gioco che è impegnata in una impresa sempre più paragonabile alla scalata di una parete di sesto grado, in quanto entro il 2026 (anno in cui si conclude il concordato preventivo), il casinò dovrà incassare 80 milioni di euro per coprire la montagna di debiti (oltre 100 milioni di euro) assommati negli anni precedenti allo tsunami dell’estate 2018.
In riva al Ceresio, il neodirettore generale della casa da gioco Stefano Silvestri è arrivato nel marzo dello scorso anno. È stato chiamato dal sindaco Canesi, per subentrare a Marco Ambrosini, che era stato rimosso dall’incarico, per via del fatto che non aveva comunicato di essere andato in pensione, per cui non poteva percepire il lauto stipendio (il processo in sede civile da Sondrio è stato trasferito a Milano). Silvestri ha ricoperto il ruolo di direttore generale nei casinò di Venezia e Saint Vincent. L’assemblea dei soci della Casinò Campione d’Italia ha confermato quali componenti del Cda Mario Venditti (ex magistrato) presidente e Carmine Garzia, docente universitario, consigliere d’amministrazione. La novità è rappresentata da Valeria Guarisco, esperta di comunicazione, che si occuperà di marketing, oltre che di comunicazione. Con la Guarisco si colma un limite del Cda: quello della quota rosa obbligatoria.
Approvato il bilancio consuntivo 2023, gli incassi hanno superato 40 milioni di euro, quattro in più rispetto alla tabella di marcia tracciata dal piano concordatario. Alla fine di quest’anno si dovrà raggiungere quota 50 milioni di euro. Nel corso dell’assemblea si è parlato anche di un tema spesso al centro di polemiche; quello del pagamento dei debiti. Il Casinò è in attesa del via libera dei commissari giudiziali del Tribunale di Como per pagare (i fondi sono già a disposizione) 13,8 milioni di euro a dipendenti ed ex dipendenti.