Dai movimenti politici cantonali si leva una sola voce: ‘Siamo noi i più toccati da questa scelta’
I giovani rappresentanti della politica luganese sono dalla parte del Polo sportivo e degli eventi. Hanno deciso di farlo sapere oggi, lunedì, attraverso un comunicato interpartitico a meno di un mese dalla votazione comunale del 28 novembre. Del resto, sono le nuove generazioni le più toccate da un esito che caratterizzerà la Lugano dei prossimi 60 anni.
“Con la mobilità frenetica che ci caratterizza e percorsi di studio e lavorativi che sempre più spesso ci portano oltre Gottardo - si scrive nella nota congiunta di Giovani Udc, Giovani Liberali Radicali, giovani verdi liberali, Generazione Giovani e Movimento dei Giovani Leghisti - noi giovani ci ritroviamo infatti frequentemente confrontati con la realtà che da anni contraddistingue le infrastrutture sportive e culturali delle altre città svizzere. Dalla grande Basilea alle piccole Sciaffusa e Bienne, i nostri coetanei possono usufruire di complessi moderni e all’avanguardia dove praticare e assistere a eventi sportivi, culturali e musicali, cioè attività fondamentali alle dinamiche di adesione, di svago e benessere.
“Negli ultimi vent’anni - si richiama -, queste città hanno infatti scommesso sulla costruzione di progetti simili al Pse e sono state ampiamente ripagate per il loro coraggio, poiché il ringiovanimento e la modernizzazione del tessuto urbano hanno migliorato la qualità di vita dei cittadini e aumentato l’attrattività demografica di questi centri verso l’esterno. È quindi deludente constatare che, davanti a un progetto già sperimentato più volte con successo e considerata l’arretratezza abissale di infrastrutture con 70 anni di vita, i vantaggi per i giovani e per le generazioni a venire vengano relegati in secondo piano da interessi di parte con poco rispetto del bene collettivo”.
Il progetto luganese, con la costruzione di uno stadio e di un palazzetto polifunzionale in maniera sostenibile, la riqualifica del vetusto quartiere di Cornaredo, l’inserimento di ampi spazi verdi destinati al pubblico utilizzo e la creazione di diversi potenziali posti di lavoro, rappresenta, rilanciano i giovani, “una grande iniezione d’energia per la politica cittadina e cantonale. L’opera, equilibrata e che traduce al meglio un decennio di sviluppo del partenariato pubblico-privato, ambisce inoltre a diventare un secondo fulcro cittadino collegante il centro di Lugano alle zone collinari circostanti, modificando la geografia urbana attuale ma inserendosi e preservando i beni culturali in loco (la vecchia masseria e la centrale termica)”.
Ecco che i membri dei vari movimenti giovanili si dichiarano “fortemente favorevoli al progetto e invitano la popolazione di Lugano a sostenere il Polo sportivo e degli eventi. È da diversi decenni che la popolazione cittadina aspetta la realizzazione di un nuovo stadio e sarebbe una grandissima opportunità mancata, se dopo anni di lavoro e quando non esistono più alternative, con un grande spreco di tempo e soldi pubblici, le speranze di numerose generazioni venissero disattese”.