Sono un abitante della Valle di Blenio e da sempre seguo lo sport ticinese, il calcio in particolare, avendo ospitato nell’hotel di famiglia la prima squadra del Football Club Lugano dal 1960 fino al 1995. Il prossimo 28 novembre i cittadini di Lugano saranno chiamati alle urne per accettare o meno il referendum contro la realizzazione del Pse.
Da anni si discute di questa importante infrastruttura il cui credito è stato finalmente approvato, quasi all’unanimità, dal Consiglio comunale di Lugano, nello scorso mese di marzo. Il Pse prevede la realizzazione di infrastrutture importanti per i nostri giovani provenienti da tutto il cantone, in grado di garantire alle società sportive l’accesso alle leghe nazionali sportive d’élite. Oltre allo stadio di calcio con una capienza di 10’000 posti, verrà realizzato un palazzetto dello sport con una palestra plurifunzionale di 3’000 spettatori. Le ricadute economiche sono indiscutibili sia a breve sia a lungo termine. Progetto che, aspetto non meno importante, darà forma e nuova linfa a un intero comparto cittadino.
Con il progetto del Polo sportivo degli eventi la Città di Lugano si distingue sia a livello nazionale che internazionale. Come contribuente cantonale sono a favore di quest’opera, pensata con attenzione ambientale e voluta per le generazioni future.
Gli argomenti a favore di quest’opera sono sicuramente maggiori di quelli contro avanzati durante questi mesi di dibattito. Da “giovane” settantaquattrenne non posso che augurami che il movimento sportivo e i giovani del nostro cantone, possano, attraverso questa importante e imprescindibile opera, vivere quei momenti di passione e di gioia collettiva che io ho avuto il privilegio di vivere dal lontano 1955. Qualcosa che ha contribuito a dare senso alle mie esperienze e nel farmi sentire parte della grande comunità di questo cantone.
Oggi i cittadini di Lugano sono chiamati a decidere per il futuro di intere generazioni di giovani e sportivi decidendo se concedere anche a loro la fortuna che non è stata preclusa alla mia generazione. Ecco pertanto come, il mio augurio, è che la popolazione di Lugano voti con consapevolezza e coraggio un Sì convinto il prossimo 28 novembre.