Le risposte politiche più solide avvengono spesso quando le diverse forze politiche riescono a trovare un punto di discussione comune, mediando i rispettivi punti di vista di partenza per ritrovarsi tutti un passo più vicini con soluzioni che superano gli steccati di partito. Quando lo scorso 29 marzo il Consiglio comunale si è espresso sul Polo sportivo e degli eventi (Pse), il rischio di entrare in dinamiche poco costruttive era concreto, ma non è stato così. Le principali forze politiche, consce dell’importanza imprescindibile del progetto, hanno avuto il coraggio di guardarsi in faccia e di confrontarsi in un intenso ma proficuo dibattito all’interno delle commissioni che ha poi convinto il Consiglio comunale ad approvare a larga maggioranza, con consenso trasversale quasi unanime da sinistra a destra, il progetto del Pse. Il dossier era complesso ed ha richiesto diversi approfondimenti e discussioni, ma alla fine 49 consiglieri su 60 hanno detto Sì alla nuova casa degli sport ed alla riqualifica del comparto di Cornaredo con spazi pubblici di qualità. Un’adesione ampia ma anche responsabile che ha inoltre portato il Legislativo ad esprimersi a favore della concretizzazione di 7 specifici punti, poi condivisi pure dal Municipio, che mirano a garantire una migliore sostenibilità finanziaria, sociale e ambientale del Pse.
Lo sport è sicuramente il punto focale di questo progetto poiché, grazie alle nuove strutture al passo con i tempi, potremo disporre di un centro di riconosciuta valenza regionale, cantonale e addirittura nazionale a beneficio delle associazioni e soprattutto dei nostri giovani che regolarmente si cimentano in attività sportive. Il Pse è però un progetto lungimirante che sa guardare oltre lo sport e si preoccupa di valorizzare il contesto dove sorgeranno i nuovi impianti con un grande parco verde, spazi aggregativi e attività commerciali che renderanno vivo e fruibile da tutti, sportivi e non, il nuovo quartiere di Cornaredo. Del resto, questo investimento rappresenterà anche un’opportunità per rilanciare e sviluppare il tessuto economico locale.
Inoltre Lugano potrà finalmente accogliere eventi e manifestazioni di richiamo internazionale, certamente sportivi ma anche d’intrattenimento, che, grazie al loro indotto diretto e indiretto, genereranno benefici per tutte le attività commerciali e turistiche. Non da ultimo, questa ambiziosa visione consentirà di ricucire lo spazio urbano ricongiungendo in un tutt’uno la porta nord con il centro cittadino. Insomma, un tassello fondamentale per la Lugano di domani, che con la pausa di riflessione sul polo congressuale appare l’unico vero progetto concreto all’orizzonte che può ambire a rilanciare la nostra Città.
Il 28 novembre avremo quindi la straordinaria opportunità di poter decidere se continuare a marciare sul posto o se vogliamo finalmente renderci protagonisti del nostro futuro realizzando un progetto che caratterizzerà la Lugano dei prossimi decenni. Noi siamo convinti, facciamo questo passo!