L'ex sindaco Luido Bernasconi critica l'operato della maggioranza dell'esecutivo e le dichiarazioni del sindaco: 'Le leggi vanno rispettate!'
Il Ministero pubblico si dovrà occupare anche del caso del pulmino elettrico al 100%, il cui acquisto è stato deciso dalla maggioranza del Municipio di Vico Morcote senza l'avallo dell'Assemblea comunale. Un caso già finito sul tavolo della Sezione enti locali (Sel) che ha ricevuto ben due segnalazioni in merito alla richiesta di credito a posteriori di 96'000 franchi, una da parte della minoranza dell'esecutivo, l'altra proveniente dall'ex sindaco Luido Bernasconi che durante l'assemblea ha annunciato di aver sporto denuncia penale: «Invocare, quale attenuante, l'entità non eccessiva del credito che non c'entra nulla: è il principio legale che deve valere, anche solo per un franco. Nel frattempo, il bus viene usato a pagamento per il noleggio». La prassi ordinaria indicata dalla Legge organica comunale (Loc) non prevede che il Municipio spenda soldi pubblici senza l'autorizzazione del legislativo, se non per spese considerate di ordinaria amministrazione. L'urgenza è concessa solo a determinate condizioni. La Sel dovrà quindi valutare se l'acquisto del pulmino a Vico Morcote rientra in queste condizioni.
L'ex sindaco preferisce non motivare la querela penale annunciata nel corso della seduta ma precisa: «Non è giusto che si violino le regole da parte di chi rappresenta la realtà istituzionale. Il sindaco è il primus inter pares, non può fare quello che vuole». Anzitutto, «nessuno mette in dubbio la buona intenzione di acquisire un veicolo elettrico. Tuttavia, l'accordo fra i Comuni di Vico Morcote e Morcote per il servizio di trasporto scolastico risale al 20 di ottobre dell'anno scorso e il Municipio di Vico Morcote non ha fatto nulla fino ai primi di giugno di quest'anno. Poi, nel giro di un mese, ha preso decisioni che non rispettano la legge – prosegue Bernasconi –. Non capisco l'urgenza di voler fare tutto così in fretta senza nemmeno avere la possibilità di scegliere cosa avrebbero potuto offrire altre ditte che forniscono bus elettrici. Come la Iveco, che nel 2019 ha venduto un veicolo elettrico per il trasporto dii scolari in Val Poschiavo, con 25 posti a sedere omologati per il trasporto dei bambini + 2 posti per adulti. Se necessario i sedili si possono sostituire, anche temporaneamente, per una capienza per 16 adulti. Normalmente, andrebbe allestito un bando di concorso e c'era tutto il tempo per farlo e per valutare meglio i valori di ripresa dei vecchi pulmini. La maggioranza dell'esecutivo si dovrà assumere la responsabilità di un acquisto e una vendita di un bene comunale».
Non c'è nessuna battaglia politica in corso, precisa Bernasconi, «bensì solo, ribadisco, la volontà di far rispettare le leggi. Poi, non è vero, come ha sostenuto il sindaco, che c'era scarsa partecipazione all'assemblea, anche a causa del timore del Covid. Nelle ultime cinque sedute, non ci sono mai state 37 persone presenti. E l'ultima è stata organizzata dal Municipio nella sala comunale di Melide proprio per garantire il rispetto delle distanze. Nemmeno si può parlare di stanchezza di frequentare le sedute, quando a Vico ci sono al massimo due assemblee all'anno. La non accettazione del credito a posteriori è stata agevolata il credito globale è di 96'000 franchi, la somma del pulmino nuovo e dei due messi in ripresa». L'ex sindaco smentisce in maniera assoluta la presunta disinformazione fra i contrari al credito: «Il problema è che hanno 'dato dentro' un pulmino normale per 9'000 franchi che dopo nemmeno un mese è apparso in vendita a 23'900 franchi su un portale di Zurigo (cfr. immagine). C'è qualcosa che non quadra. Avremmo invece dovuto tenere quel pulmino, voluto una decina di anni fa, per trasportare gli anziani del paese tutti i venerdì a Melide e una volta al mese anche a Grancia per le compere. Un servizio annullato da un giorno all'altro, senza avvisare nessuno, visto che non c'è più il bus che lo può fare. Al bus nuovo affinché possa trasportare 14 adulti, bisognerebbe infatti cambiare i sedili che non però sono stati comperati».
Una situazione al limite dell'imbarazzante voluta dalla maggioranza del Municipio (3 a 2). Secondo Bernasconi, «la maggioranza qualificata non è stata raggiunta a proprio a cause del "modus operandi" del sindaco e della maggioranza dell'esecutivo, che hanno chiesto di ratificare un credito dopo che sono state violate le norme di legge sulle modalità di acquisto da parte di un ente istituzionale. Sindaco e maggioranza del Municipio si sono arrogati competenze che sono facoltà esclusive del legislativo. Non per caso sono state 'tirate all'orecchie' anche nel rapporto di maggioranza della commissione della Gestione. E non è la prima volta che succede a Vico Morcote».