Luganese

Come il Cantone, anche la città salva Lugano Airport

Passa con 43 'sì', 11 'no' e un'astensione il credito da 5,76 milioni di franchi per ricapitalizzare e risanare la società di gestione dello scalo

Ti-Press
25 novembre 2019
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Alla fine ha prevalso la posizione del rapporto Lega-Udc, quello aderente alla proposta municipale, per un credito di 5,76 milioni di franchi che sarà utilizzato per ricapitalizzare e risanare Lugano Airport Sa. Il voto del consiglio comunale di Lugano, riunitosi questa sera: 43 favorevoli, 11 contrari e un'astenuta. In risposta a un’interpellanza di Raoul Ghisletta (Ps), il sindaco di Lugano Marco Borradori ha pure chiarito che secondo il servizio giuridico della Città non c’è incongruenza fra il dispositivo votato dal Gran Consiglio il 4 novembre e quello approvato dal legislativo cittadino. Non importa se a livello cantonale sia passata la copertura dei deficit previsti anche per il 2021 e 2022.

La posizione dei diversi partiti

Un aeroporto simile a quello di Losanna con solo l’aviazione generale, o cominciare a pensare alla dismissione. Così la pensa la capogruppo Ps Simona Buri, che ha ricordato il sostegno socialista nel 2005 nella creazione della Lugano Airport Sa (Lasa), sottolineando però che fosse fondamentale che potesse volare da sola. Ma ora Il mercato sembra aver condannato l’aeroporto. È un circolo vizioso. Bisogna chiedersi quale potrà essere la destinazione di quella superficie e se non andrà in porto l’opzione che prevede solo l’aviazione generale (con i privati) bisogna cominciare a pensare alla dismissione dell’nfrastruttura. Nella votazione a cascata, fra i tre rapporti la posizione del Ps ha raccolto 11 voti ed è stata scartata.

Lukas Bernasconi, vicecapogruppo della Lega, ha sottolineato il segnale di unità fra Città e Cantone per salvare lo scalo: «Se dovessimo perdere la struttura aeroportuale saremmo ancora più marginalizzati dal resto della Svizzera. Perciò, la nostra proposta segue quanto chiede il Municipio».  La posizione, al primo turno, è risultata quella più sostenuta con 22 voti.

Karin Valenzano Rossi, capogruppo Plr, il cui presunto conflitto d’interessi è stato smentito dal sindaco, ha ricordato che «il Plr ha sempre sostenuto lo scalo lo farà anche oggi. C’è ancora un interesse, si tratta di salvaguardare ciò che c’è ancora di buono, a parte i voli di linea. Concretezza non piani mirabolanti, è una proposta di salvataggio con un airbag anti fallimento. Abbiamo inserito nel dispositivo ciò che sta scritto nel messaggio aggiuntivo del Municipio, nulla di più. Nella nostra proposta,  c’è solo la volontà di veder realizzati gli obiettivi del Municipio che fra l’altro vuole farsi accompagnare da un consulente esterno verso la transizione all’aviazione generale».

Nicola Schönenberger, portavoce Verdi, ritiene che il continuo intervento dell’ente pubblico non abbia alcun senso né dal punto di vista aziendale né politico. «Siamo convinti che non ci sia più mercato, tuttavia l’ente pubblico si è ostinato a perseverare, senza mai guardare in faccia la realtà. Sappiamo poco o nulla sui privati interessati. Anche sui dipendenti c’è stata molta disinformazione, già ora lavorano a tempo ridotto coperti dall’Ufficio del lavoro. Bisogna avere il coraggio di ammettere che un’epoca è finita, la dismissione è l’ipotesi preferibile da programmare in maniera ragionevole».

Tiziano Galeazzi, capogruppo Udc ha detto che «Oggi viviamo un cambiamento di paradigma con nuove forme di mobilità. Oltre due anni fa, con un’interrogazione, il partito allarmò il Municipio prima del fallimento di Darwin Airline. L’anno scorso avevamo detto che Lufthansa (che controlla Swiss) stava portando i passeggeri agli aeroporti con il treno, ma siamo stati poco ascoltati. Sosterremo il rapporto della Lega, ma le critiche degli altri rapporti ci stanno».

Michel Tricarico, capogruppo Ppd: «L’aeroporto di Lugano deve continuare a esistere. Rinunciare oggi alla straordinaria opportunità di completare la mobilità terrestre sarebbe un errore clamoroso. La regione ha una vocazione polifunzionale, disporre di uno scalo è un valore aggiunto. Il rapporto Lega-Udc è superato dagli eventi. Per vincere contro un referendum già annunciato ci vogliono argomenti convincenti». Tricarico ha poi chiesto spiegazioni al Municipio sul deficit a fine 2020 di Lasa, che sembrerebbe aggirarsi sui 3 milioni di franchi, ben oltre quanto previsto nel messaggio. Il sindaco ha risposto che è effettivamente così, evocando però i risparmi che Lasa sta attuando.