Luganese

Aeroporto, un 'traghetto' di un anno per Lasa

Il rapporto di minoranza dei socialisti apre al privati con un contributo di 8 milioni senza ricapitalizzare la Sa ma niente quota cantonale dal 12 al 40%

(Ti-Press)
29 ottobre 2019
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Verrà evasa in apertura della seduta di Gran Consiglio di lunedì prossimo la richiesta di rinviare la trattanda sull’aeroporto di Lugano-Agno formulata dal gruppo Ps in parlamento. I socialisti ritengono che non avrebbe senso votare il messaggio a livello cantonale se in Consiglio comunale (nella seduta del 25 novembre) passasse la proposta avanzata da Plr, Ppd, Ps e Verdi sulla quale il Municipio di Lugano si è detto contrario. Una proposta che, nella sostanza, ricalca il rapporto di minoranza sottoscritto dai membri socialisti della Gestione del Gran Consiglio.

Sì, perché propone e sostiene il cosiddetto piano B per il futuro dello scalo, ossia l’aviazione generale senza voli di linea (se non c’è modo nel frattempo di riuscire a rilanciare almeno la tratta verso Ginevra con Zimex). In estrema sintesi, il rapporto invita a votare un contributo a fondo perso per traghettare Lugano Airport Sa (Lasa) fino alla fine del 2020, ma proporrà di rinunciare alla ricapitalizzazione della società di gestione dell’aeroporto e di mantenere la partecipazione del Cantone al 12,5%. È disponibile a stanziare un credito attorno agli 8 milioni di franchi per garantire la sopravvivenza di Lasa affinché la società possa predisporre solo l’aviazione generale e il successivo passaggio dello scalo in mano ai privati (completamente o con una partecipazione pubblica ancora da definire). Il rapporto di minoranza, come la proposta di alleanza fra le sezioni cittadine di Plr, Ppd, Verdi e Ps, chiede pure al Cantone di partecipare al piano sociale per i dipendenti di Lasa che resterebbero senza lavoro e in più chiede il reintegro del personale eccedente e di coloro che lo richiedono nelle varie entità aziendali pubbliche. I socialisti hanno proposto agli altri colleghi della Gestione un compromesso ma, contrariamente a quanto avvenuto a Lugano, non è stato accettato.

A Bellinzona, nessun compromesso

Il rapporto di maggioranza, invece, aderisce al messaggio del Consiglio di Stato. E concede il via libera all’aumento della quota di partecipazione del Cantone nella Lasa dal 12,5 al 40%, al credito di investimento di 2,4 milioni di franchi per la seconda ricapitalizzazione di Lasa, a un secondo investimento di 920’000 franchi per coprire la quota parte delle perdite cumulate a bilancio di Lasa a fine 2019 eccedenti l’attuale capitale azionario e a un terzo credito annuo di 520’000, per il periodo 2020-2023 per la gestione corrente e la copertura della quota parte delle previste perdite di esercizio di Lasa.