Luganese

Lugano Airport Sa, bocciata la proposta Ps-Pc

Fuori tempo massimo, formalmente irregolare e, nella sostanza, confusionaria: ecco perché il Municipio non stanzierà altri crediti per Lasa

Cala la notte sull'aeroporto (Ti-Press)
20 febbraio 2020
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Non ci sono le premesse formali, tantomeno quelle sostanziali. Ergo, la proposta di risoluzione presentata dal Ps-Pc è stata rimandata al mittente dal Municipio di Lugano. L’esecutivo cittadino, nella seduta odierna, ha preso atto del rapporto giuridico in merito alla possibilità di aggiornare il preventivo 2020 con un importo di 2,2 milioni di franchi per la copertura delle previste perdite di esercizio della Lugano Airport Sa (Lasa). Un rapporto che non lascia la possibilità che in base a una bozza di messaggio (che non c’è ancora ma che avrebbe potuto essere ordinata se formalmente la proposta stava in piedi) il Municipio licenzi altri crediti dal sottoporre al Consiglio comunale.

Borradori: 'C'è il rischio che la popolazione non comprenda'
«Già la problematica è quantomai delicata e complicata per il fatto che i promotori del referendum che contestano i crediti stanziati dall’esecutivo e ratificati dal Consiglio comunale ora propongono di versare altri a Lugano Airport – dichiara il sindaco di Lugano Marco Borradori –. Oltre al fatto che la Loc (Legge organica comunale) non concede la possibilità ai consiglieri comunali di presentare una proposta di risoluzione da inserire all’ordine del giorno di una seduta del legislativo, così come formulato dal Ps e dal Pc, c’è il forte rischio che la popolazione non comprenda».

L'unico strumento sarebbe stato la mozione urgente
Il sindaco rimanda al comunicato diffuso dalla Città che ammette eccezioni legate unicamente a procedure definite “extraLoc” che permettono al legislativo di discutere e votare su oggetti oppure esprimersi con dichiarazioni di principio dal carattere puramente simbolico ma senza effetti giuridici. Per attivare il legislativo su oggetti di sua competenza, l’unico strumento a disposizione dei consiglieri comunali è quello della mozione (alla quale non è inoltre applicabile la clausola d’urgenza) che, tuttavia, prevede un iter con tempi incompatibili con la necessità di far decidere il legislativo prima del 26 aprile 2020, data del voto sul referendum.

Una possibilità irregolare e fuori tempo massimo
Però, l’ultima seduta del legislativo prima delle elezioni comunali avrà luogo il prossimo 23 marzo, mentre quella costitutiva si terrà con tutta probabilità in una data successiva a quella del voto. Il Municipio non ritiene coerente né opportuno presentare di un messaggio municipale con clausola d’urgenza, in quanto, nella sostanza, “ciò significherebbe riformulare una proposta sulla falsariga del precedente credito oggetto del referendum promosso proprio da parte del Ps e del Pc; ciò comporterebbe inoltre il rischio di creare maggior confusione nei confronti della cittadinanza".