Il Municipio cittadino scrive alla Swiss Life, proprietaria dello stabile di Molino Nuovo: verrà modificato il progetto per il quale l'università chiede la Governance.
Il Cardiocentro è fuori dall’operazione Mizar: lo ha messo nero su bianco la Città di Lugano nella lettera inviata al proprietario dello stabile di Molino Nuovo, l'assicurazione Swiss Life. L’ospedale del cuore non verserà i 5 milioni di franchi che aveva garantito per il progetto, un’operazione immobiliare da 48 milioni per realizzare a Lugano un polo della ricerca biomedica. La notizia è stata pubblicata nell’edizione odierna de ‘Il Caffè’.
L'ambizioso progetto ha dunque subito un «riorientamento». Ed è confermata l’entrata in scena dell'Università della svizzera italiana (Usi) che dovrebbe colmare il vuoto lasciato dal Cardiocentro. Dal canto suo, l’Usi ha proposto di occuparsi della Governance, perché non vuole rinunciare al progetto assieme alla Città e all'Eoc. Nel contempo, è emerso anche il coinvolgimento, per un altro genere di progetto, della società immobiliare Artisa che ha ribadito al settimanale di non essere interessata a investire nel polo di ricerca biomedica.