Lettera aperta, con crowdfunding, della Società Pattinaggio Lavizzara. In un video anche l'appoggio di Ajla Del Ponte e Dario Simion
Non solo l'angoscia per una struttura simbolica fortemente voluta che si ritrova oggi praticamente rasa al suolo; ma anche la responsabilità di centinaia fra bambini e ragazzi, per i quali il ghiaccio finora garantito a Prato Sornico bisognerà trovarlo altrove. Ma a quali condizioni, soprattutto, economiche?
È un bruttissimo momento, per la Società Pattinaggio Lavizzara. Il disastro al Centro sportivo causato dal maltempo di fine giugno ha messo l'Alta Valle in ginocchio, e con lei il suo principale sodalizio sportivo. Con una lettera aperta, un appello al sostegno viene lanciato dal presidente, Stefano Zoppi, che chiede a sportivi, appassionati e gente comune di unirsi al sodalizio per garantirgli un futuro.
“Sono il presidente della Società Pattinaggio Lavizzara (Spl) – ha scritto Zoppi rivolgendosi ad ogni singolo potenziale sostenitore –. Come avrai visto, la nostra pista è stata distrutta. Questo evento rappresenta per noi un disastro senza precedenti, in quanto la nostra ‘casa’ non esiste più. Di conseguenza, siamo costretti a trasferire o a ridurre drasticamente tutte le attività giovanili della Spl e dell'Hc Rivers”.
Un riorientamento obbligato, prosegue, che “colpisce più di 150 bambini, suddivisi in cinque squadre che vanno dall'U-13 all'U-20, oltre alle ragazze del pattinaggio artistico e ai piccoli della scuola di hockey. Anche la nostra prima squadra di terza divisione (Hc Vallemaggia) deve spostarsi per gli allenamenti, mentre il torneo amatoriale a 8 squadre, previsto da ottobre a febbraio, è stato cancellato”.
Ovviamente, il problema principale da affrontare riguarda la mancanza di risorse finanziarie. “In passato – considera Zoppi – la gestione della pista di pattinaggio e della caffetteria era affidata al club, il che permetteva alla Spl di generare entrate significative per finanziare la stagione. Ora dobbiamo organizzare la stagione per tutte le squadre sopra citate e altre attività in altre piste, il che comporta costi elevati per il noleggio del ghiaccio e le spese di viaggio, oltre alla necessità di riacquistare tutte le attrezzature perse”.
Pertanto, l'aiuto per organizzare la stagione in corso per ragazzi e ragazze che facevano capo alla pista di Prato Sornico è considerato quantomai urgente. “Qualsiasi contributo, piccolo o grande che sia, è prezioso per noi e ci aiuta a continuare a fornire un ambiente sportivo sano ed educativo ai nostri giovani”.
L'appello rimanda a eroilocali.ch, la piattaforma di crowdfunding della Raiffeisen.
C’è anche un video, molto toccante, che sotto il motto “Non si molla”, traduce benissimo il sentimento di smarrimento che attanaglia l'Alta Vallemaggia e il suo Club Pattinaggio Lavizzara. Su immagini eloquenti e drammatiche di quanto accaduto, si esprimono lo stesso Zoppi, il suo vicepresidente Davide Jelmini e due sportivi d’élite di spessore internazionale: Dario Simion, giocatore della Nazionale svizzera di hockey, e Ajla Del Ponte, sprinter pure lei nazionale elvetica, cresciuta a Bignasco e un tempo “di casa” a Prato Sornico, dove a 5 anni aveva iniziato a praticare il pattinaggio artistico. Con emozione, entrambi sottolineano l'importanza della pista e del Centro sportivo per generazioni di valmaggesi.
Lo stesso fanno, in chiusura, alcuni giovanissimi frequentatori della pista: forse sono i futuri Dario e Ajla; ma di sicuro, come loro, sono figli di un'Alta Valle che non intende chinare la testa.