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Centro sportivo Lavizzara, il futuro è una serie di incognite

Difficile al momento una stima dei danni (di sicuro ingenti) all'impianto che accoglie la pista di ghiaccio. Parla il presidente della Società pattinaggio

(Ti-Press)
1 luglio 2024
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Una pista di ghiaccio, quella di Prato Sornico, amata e frequentata da centinaia di sportivi patiti di disco su ghiaccio e sport sulla superficie gelida. Ma non solo. Anche luogo di aggregazione, sede di eventi di richiamo, di manifestazioni, di momenti conviviali per tutta la comunità valmaggese e non. Finita la piena del fiume resta l'immagine del passaggio della furia delle acque. Il Centro sportivo Lavizzara ha subito danni ingentissimi, non ancora esattamente quantificabili. Su quello che resta della patinoire ora aleggia un grande punto di domanda: a sapere che ne sarà del suo futuro? Stefano Zoppi, presidente della Società pattinaggio Lavizzara che ne gestisce l'attività tra la metà di agosto e i primi di aprile, non si sbilancia sull'ammontare dei danni: «Possiamo dire che sono molto rilevanti, almeno per quanto abbiamo potuto constatare dalle foto. La buvette sembra esser stata danneggiata dal crollo delle campate, ma la grande incognita riguarda i macchinari, come la macchina per la produzione del ghiaccio. Impossibile capire se sia andato tutto distrutto o meno, in questo momento, non avendo possibilità di accesso. Difficile capire se si tratta di un danno totale, se ci sarà modo di riparare o se sarà possibile ricostruire. Come comitato abbiamo tenuto una riunione d'emergenza domenica sera per cercare di garantire l'attività a tutte quelle società sportive (soprattutto giovanili) che fanno capo alla nostra pista, coinvolgendo nel discorso ovviamente gli altri club della regione con i quali collaboriamo, in particolare Ascona e Verzasca (Rivers)». In un momento difficile per tutto l'ambiente, affranto e incredulo dell'accaduto, ha fatto piacere la vicinanza del mondo sportivo ticinese (e non solo): «Ambrì, Lugano, Bellinzona e altri club, così come la Federazione ticinese e quella svizzera di hockey ci hanno testimoniato tutto il loro sostegno in questo difficile momento e questo ci ha fatto davvero piacere».
L'evento devastante che ha spazzato via buona parte del Centro sportivo Lavizzara ha un precedente, in chiave minore. Nell'agosto del 2020, come qualcuno forse ricorderà, una colata di detriti era rovinata all'interno della pista causando fortunatamente solo danni leggeri. In quell'occasione, le forti piogge avevano gonfiato a dismisura un riale a monte della pista. Stavolta, invece, fa presente Zoppi, è stato lo straripamento del fiume a valle dell'impianto a causare il disastro. «La piena si è portata via gli argini e quindi per prima cosa bisognerà mettere tutto in sicurezza – prosegue –. In questo momento le priorità del Comune sono comunque ben altre».

Una stagione, quella alle spalle, di grande successo

Ironia della sorte, proprio giovedì scorso la Società di pattinaggio aveva tenuto la propria assemblea: «In quell'occasione abbiamo presentato ai soci il bilancio di una stagione, quella passata, ottima, con un utile e un grado di occupazione davvero considerevole. Avremmo voluto riproporre anche quest'anno un cartellone ricco di appuntamenti, sulla falsariga del precedente. Grazie al sostegno del Comune e della popolazione, siamo riusciti a trasformare la pista di Prato Sornico in un vero e proprio punto di aggregazione in un'area dove, purtroppo, l'offerta anche a livello di esercizi pubblici è assai ridotta. Avevamo raggiunto l'obiettivo che ci eravamo prefissati e, ora, dobbiamo incassare questo grande smacco. Dovremo capire come rialzarci. Abbiamo un bilancio di 450mila franchi all'anno e dietro c'è un grande lavoro di team e di collaborazioni. Tutto stava ora funzionando decisamente bene...».
Come muoversi, a questo punto? «Come detto, per noi si tratta innanzitutto di garantire l'attività dei sodalizi sportivi costretti a spostarsi fuori valle; dopodiché dovremo capire se si potrà ricostruire dove ora sorge la pista o se saremo costretti a spostarci altrove... A oggi è veramente presto per sbilanciarsi».
Edificata (come pista di ghiaccio naturale) nel 1965, ampliata e ritoccata nel corso degli anni, è solamente nel 2012 che l'impianto di Prato Sornico è stato dotato di una moderna copertura e delle strutture ricettive necessarie. Per quanto concerne le coperture assicurative del caso, lo stabile è di proprietà del Comune, mentre la Società di pattinaggio ha assicurate unicamente le proprie attrezzature.