L’introduzione, lo scorso giugno, delle telecamere alla piazza di raccolta degli scarti vegetali ha fatto ridurre materiale depositato e costi di gestione
Cugnasco-Gerra sta vincendo la sua battaglia contro i "furbetti" del verde, grazie in particolare all’arma della videosorveglianza. Rispondendo a un’interpellanza dei consiglieri comunali Cristina e Manuele Forner sui risultati della messa in funzione, lo scorso giugno, delle telecamere presso la piazza di raccolta degli scarti vegetali a Cugnasco, il Municipio ha infatti comunicato (oltre al costo totale dell’impianto di 29mila franchi) che dall’introduzione dei controlli sono state rilevate 14 infrazioni e soprattutto che si è effettivamente registrata una diminuzione del materiale depositato. Rispetto allo stesso periodo (giugno-dicembre) del 2021, si parla in media di circa 15mila kg in meno, che in soldoni hanno portato a una riduzione dei costi di gestione di circa 35’500 franchi. Perlomeno questa è la cifra indicata dall’esecutivo, alla quale andranno però tolti i costi dei mesi di novembre e dicembre 2022, di cui non si dispone ancora di dati. Resta in ogni caso una riduzione non indifferente.
Va ricordato che quello del comune locarnese non è un centro di compostaggio, ma solo di raccolta ed è affidato tramite mandato a una ditta che si occupa anche dello smaltimento. Tradotto, più sono i rifiuti depositati, più aumenta la fattura per il Comune. Un bel problema soprattutto alla luce del "turismo" degli scarti vegetali dagli altri comuni della zona, che si era intensificato – approfittando anche dell’ubicazione piuttosto discosta – negli ultimi anni. Il Municipio, supportato dal Consiglio comunale, ha quindi deciso di correre ai ripari aggiungendo alle misure già in vigore per cercare di contenere il fenomeno (ad esempio l’uso di una barriera con la chiave da richiedere alla cancelleria comunale) la videosorveglianza, mossa che come detto sta dando i suoi frutti.
Frutti che non sono però solo dolci, visto che sempre per contenere i costi, si è deciso – non proprio all’unanimità – anche di vietare l’utilizzo della piazza di raccolta ai "giardinieri professionisti o altre persone o ditte che si occupano a titolo professionale della manutenzione di giardini o parchi", anche se lo fanno per conto di privati aventi diritto. Come dire che se un cittadino di Cugnasco-Gerra vuole un giardino ordinato, o fa da sé o deve calcolare anche i costi di smaltimento che probabilmente il suo giardiniere gli accrediterà.
Nell’ultima sessione del 2022, il Consiglio comunale di Cugnasco-Gerra ha pure approvato il preventivo 2023 (16 favorevoli, 3 contrari e 2 astenuti) e deciso di mantenere il moltiplicatore d’imposta all’86 per cento. Questo a fronte di un disavanzo d’esercizio preventivato di 546mila franchi (contro i +251mila dell’anno precedente), con il conto degli investimenti che fa registrare un onere netto di poco superiore ai 5 milioni e l’autofinanziamento che si situa a 73’757 franchi. Cifre che hanno portato il Municipio ad affermare che "le finanze del Comune rimangono solide, ma occorrerà vigilare con attenzione l’evoluzione congiunturale futura" per poter "affrontare gli investimenti prospettati con la convinzione che potranno essere sopportati finanziariamente con un’adeguata pressione fiscale". Tra i crediti più importanti del 2023 spiccano gli oltre due milioni per l’acquisto della proprietà Barera (un mappale di 2’442 mq su cui sorge la storica Osteria Barera) a Gerra Piano e quelli per l’esecuzione della prima parte degli interventi infrastrutturali su via Collina e via Sciarana (457mila franchi), così come sul ponte di Sciarana a Cugnasco (442mila).
L’esecutivo ha fatto notare che parallelamente all’allestimento del preventivo 2023, ha provveduto ad aggiornare il piano finanziario 2022-2026, che ha evidenziato un peggioramento delle cifre "riconducibile principalmente alla particolare situazione geopolitica e macroeconomica", ma non certo tale da rendere preoccupante la situazione finanziaria del Comune, che è "perfettamente sotto controllo".
Un pensiero quest’ultimo condiviso anche dal Cc e in particolare dalla Commissione della gestione, che nel suo rapporto oltre a invitare i colleghi ad accettare il preventivo e a mantenere ("considerando lo sforzo richiesto ai cittadini negli scorsi anni") il moltiplicatore all’86%, rilevava come tra i fattori importanti che hanno concorso a preventivare un disavanzo superiore al mezzo milione di franchi vi siano l’incremento, rispetto al preventivo 2022, delle spese per il personale (+210mila), di quelle per l’energia (+60mila) e l’ammortamento totale dello stabile all’interno della proprietà Berera (+240mila). CELL