Locarnese

Cugnasco-Gerra, il ‘verde’ dei vicini è diventato oramai troppo

La piazza di raccolta da tempo accoglie scarti vegetali dalla regione. Valutate contromisure al problema, che determina costi maggiori per lo smaltimento

Una veduta del Comune di Cugnasco-Gerra
(Ti-Press)
25 gennaio 2022
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“L’erba del vicino è sempre più verde”. A Cugnasco-Gerra il proverbio suonerebbe un po’ diverso: “L’erba del vicino è oramai diventata troppa”. Negli ultimi anni il Comune si è trovato confrontato con “il turismo dello scarto vegetale”: alla piazza di raccolta infatti fanno capolino coi propri scarti non solo i domiciliati, bensì anche persone provenienti da altri comuni, anche al di là del fiume Maggia.

«Non si scopre nulla di nuovo. Il problema è reale e va avanti da anni, ma negli ultimi due, tre si è accentuato», ha confermato a ‘laRegione’ Nicola Pinchetti, capodicastero Ambiente e pianificazione del territorio. «Le misure attuate finora non hanno funzionato, abbiamo cercato di agire sulla sensibilizzazione e sulla gestione degli accessi, ma senza risultati». Il luogo di raccolta, va spiegato, è sito nei pressi dell’area agricola: «Il nostro non è un centro di compostaggio, ma solo di raccolta, è aperto e discosto. E c’è chi ne approfitta», ha ribadito.

«Ciò comporta costi di smaltimento enormi. La ditta cui è affidato, infatti, pesa la massa di scarto e stabilisce il prezzo del lavoro. Più ce n’è, più costa», ha quindi chiarito Pinchetti. Per comprendere ulteriormente l’entità della problematica e capire come agire, le autorità hanno disposto «controlli approfonditi effettuati fra ottobre e novembre dell’anno scorso». Continuando a monitorare la situazione, prossimamente, ha confermato il nostro interlocutore, verrà attuata una serie di contromisure – «ora in fase di valutazione, ma abbastanza definita» – per limitare e contrastare il problema e arginare quindi i costi di smaltimento sulle spalle dell’ente.