La traballante situazione nel Corpo – sotto audit e anche sotto inchiesta penale – fa capolino in Consiglio comunale. Ma il tema, per ora, rimane tabù
Un imbarazzato tentativo di affrontare il tema della Polcomunale in Consiglio comunale, magari con una discussione generale, è stato portato lunedì sera in seduta da Bruno Bäriswyl, capogruppo di Lega-Udc: «Abbiamo appreso con soddisfazione del cambio di capodicastero – ha esordito –. Ora, come gruppo, chiediamo una discussione generale. Ciò affinché questa non diventi l’ennesima occasione di mostrare verso l’esterno che a Locarno le cose non funzionano. Va bene attendere l’esito dell’audit e dell’inchiesta penale (per il presunto festino a base di coca con 5 agenti, ndr.) ma non dobbiamo aspettare troppo, perché la popolazione mi sollecita a chiedere di fare chiarezza. So che anche il Municipio è di questo avviso, pur dovendo osservare determinate modalità. L’auspicio è che si mettano le cose a posto entro Natale, se necessario tagliando i rami secchi o facendo un bel chiarimento».
Proposta di discussione generale che è stata bocciata ipso facto dal presidente del legislativo, Mauro Belgeri, seguito a ruota dalla portavoce di Per Locarno, Barbara Angelini-Piva: «Non è il momento di parlare, c’è un’inchiesta in corso che è in mano al procuratore generale. Bisogna essere prudenti». Per altro, a nome del Municipio non avrebbero potuto parlare né Pierluigi Zanchi (ormai ex capodicastero Sicurezza), né Davide Giovannacci, a lui subentrato: entrambi erano assenti.
Il legislativo ha di seguito concesso un credito di poco superiore al milione di franchi per interventi di miglioria, prevenzione e sicurezza sanitaria, nonché per apparecchiature, arredo interno ed esterno all’Istituto per anziani Casa San Carlo. Rispondendo ad alcune critiche di Bäriswyl, il capodicastero Giuseppe Cotti ha sottolineato che «strategia e visione su Casa San Carlo sono chiare, sia da parte del Consiglio direttivo, sia del Municipio, per quanto riguarda gestione e futuro della struttura. A maggio una prima ispezione dell’Ufficio del medico cantonale dopo il cambio di Direzione è stata molto positiva, nel senso che tutte le criticità del passato sono state superate. Si tratta del frutto di un lavoro serio fatto dalla Direzione e da tutti i collaboratori del San Carlo». L’infrastruttura è vetusta, ha ammesso Cotti, «e la situazione problematica riguardo a sicurezza e comfort. Un punto dolente infrastrutturale è Spazio Sorriso. Ma siamo sul pezzo. Nel 2023 il Consiglio direttivo sottoporrà una proposta al Municipio in vista di un messaggio. La priorità è garantire uno spazio anche all’aperto per i nostri anziani».