Conclusa la procedura di concorso. Il Patriziato, proprietario della struttura: ‘Prevista una ristrutturazione e sbloccato il progetto delle piscine’
Importanti novità in vista al Lido Patriziale di Ascona. È infatti stato scelto il gestore a partire dal 2023 (il Seven Group); ma si annunciano pure importanti lavori di ristrutturazione. Infine, si è sbloccato l’iter per la realizzazione delle piscine che permetteranno di allungare la stagione dei bagni.
"Si è recentemente conclusa la procedura di concorso per la locazione e la gestione del Lido patriziale di Ascona a partire dal 2023 – indica il Patriziato, proprietario del sedime e dell’edificio, in una nota stampa –. Con un’estensione di 35mila metri quadrati, 450 metri di riva lago, di cui 300 solo di spiaggia, il Lido di Ascona rappresenta un unicum tra le strutture balneari della Svizzera. Il clima mite e soleggiato e la sua favorevole posizione geografica lo rendono una meta ambita sia per i residenti sia per gli ospiti in vacanza in Ticino".
L’architetto Livio Vacchini, nella prima metà degli anni Ottanta del secolo scorso, ha disegnato l’edificio principale; un’opera perfettamente in relazione con il territorio che tutt’oggi è visitata e studiata da numerosi architetti. "Tutti aspetti che rendono accattivante sia l’area sia la struttura anche per chi desidera gestirla. Prova ne sia la buona partecipazione al recente concorso". Dopo approfondita valutazione delle candidature "tutte interessanti e particolarmente attente alla valorizzazione dell’area e al potenziamento di offerte per tutte le fasce della popolazione", il Patriziato di Ascona ha scelto il Seven Group di Ascona. "Evidenti capacità organizzative e imprenditoriali unite a una decennale esperienza nel settore hanno contribuito a individuare nel Seven Group il gerente auspicato per il Lido".
Archiviata l’estate in corso, il Patriziato ha in programma un importante intervento di riqualificazione dell’edificio e di manutenzione del prato e della spiaggia. Saranno infatti adeguati gli impianti e le strutture alle nuove tecnologie e alle nuove normative, in particolare d’igiene e sicurezza: "Una ristrutturazione radicale, che senza compromettere la struttura architettonica dell’edificio, vedrà ad esempio l’installazione di una termopompa e di una nuova cucina per il ristorante, la posa di piastrelle e resine antiscivolo, la messa a norma degli accessi per i disabili, la creazione di spogliatoi e docce senza barriere architettoniche e l’eliminazione di diverse strutture attorno all’edificio principale. Infine, di recente abbiamo ricevuto la bella notizia che il ricorso contro la licenza edilizia (rilasciata nel giugno del 2017) per la realizzazione delle piscine è stato definitivamente respinto. Il progetto torna quindi d’attualità".