Il locale Patriziato apre il concorso per un sedime di quasi duemila metri quadri in zona Prà di Vizi
Una striscia di terreno che ad Ascona, e più in generale nel cuore dell’agglomerato urbano del Locarnese, è una rarità. Il locale Patriziato, proprietario del sedime di quasi duemila metri quadri in zona Prà di Vizi, ha aperto un concorso per cercare interessati. La particolarità sta nella destinazione assegnata all’area dal Piano regolatore (Piano di quartiere): in sostanza, è possibile realizzare stabili che ospitano attività artigianali (artigianato classico, escluse imprese di costruzione e giardinaggio).
Il canone di locazione annuo del diritto di superficie ammonta, al minimo, a diciotto mila franchi (novemila nel periodo che precede la concessione dell’abitabilità ai futuri stabili; quindi durante progettazione, iter per l’ottenimento dei permessi di costruzione ed edificazione). Una cifra stabilita tramite perizia, che si rifà ai valori di mercato.
Il capitolato e il modulo d’offerta sono da ritirare nella sede del Patriziato di Ascona (Casa Vacchini) in Piazza San Pietro 9 ad Ascona entro il 14 settembre prossimo; mentre le offerte dovranno pervenire in busta chiusa, con la dicitura "Concorso Prà di Vizi" entro il 27 ottobre alle 17.
L’area artigianale a ridosso della semi autostrada, e a lato di un quartiere che negli ultimi decenni si è sviluppato con la costruzione di diverse palazzine residenziali, ha alle spalle un lungo percorso. L’idea di assegnare tale scopo alla striscia di terreno era nata, dal punto di vista pianificatorio, per cercare di spostare attività lavorative dalla zona di Boscioredo, che a sua volta ha assunto uno scopo residenziale preponderante. In seguito il Comune di Ascona, proprietario di parte dei terreni, aveva proposto la realizzazione di un centro per il riciclaggio dei rifiuti: dapprima con Losone, poi in solitaria. Oggi tale Centro è operativo, in una struttura architettonica tanto originale quanto funzionale.
Per la parte restante del sedime, quella di proprietà del Patriziato, le Ferrovie autolinee regionali ticinesi (Fart) avevano ipotizzato la costruzione di un’officina-posteggio. Nuovi spazi necessari in vista del potenziamento del trasporto pubblico nella regione. «Trattandosi di un’azienda che offre un servizio pubblico, il nostro Patriziato ha ottenuto dagli uffici competenti il permesso per trattative dirette», spiega la presidente Rachele Allidi. Ma il progetto si è scontrato con l’insormontabile ostacolo dei ricorsi e quindi è stato messo da parte. Ora, per il Patriziato – come conferma la stessa Allidi –, «si tratta di capire, tramite il concorso che è in pubblicazione in questo periodo, se ci sono dei potenziali interessati e per quale genere di attività. Va detto che al nostro ente ogni tanto giungono richieste per sedimi e spazi. Ma questo terreno ha una sua specificità, dettata dalle scelte di Piano regolatore, e quindi è da considerare diverso dalle altre nostre proprietà». Le offerte verranno aperte in seduta pubblica il 3 novembre prossimo, nella sede del Patriziato. Solo allora si saprà quale interesse ha suscitato la proposta.