Turismo da pazzi in Verzasca per lo svuotamento del bacino: si corre ai ripari per offrire una bibita calda (e Wc) ai numerosissimi visitatori
Anche a non volerlo, la Verzasca riflette di luce turistica. Dopo Lavertezzo, che al di là del suo valore intrinseco era stato proiettato sui social con il famoso video di due giovani “youtuber”, gonfiandosi di bagnanti e curiosi, arriva (o meglio, torna sugli scudi, dopo i fasti di 007) la diga, con l’attuale svuotamento del lago artificiale per rendere possibili lavori di manutenzione agli impianti necessari alla produzione di energia idroelettrica. Il risultato: frotte di locali e turisti attirati dall’incredibile paesaggio lunare che si affaccia a valle, con tanto di reminiscenze del passato che riaffiorano là dove finora c’era (e dove tornerà, se piove) l’acqua. Il tutto, naturalmente, soggetto a importante copertura mediatica. Ricorda il sindaco di Verzasca, Ivo Bordoli, la presenza di mezzi di informazione di ogni tipo e sorta: «Abbiamo avuto Ats, Drs, naturalmente il Blick, che ci ha fatto una doppia pagina, solo per dirne alcuni». Tutto buono per ampliare lo stretto orizzonte vallerano a quello nazionale o internazionale; ampliamento cui concorrono anche i social, totem della nostra quotidianità. Quanto lo scenario attuale sia magnetico lo dimostrano le cifre, aggiunge Bordoli: «Centinaia di persone ogni giorno. Una cosa mai vista. Siamo praticamente già in estate, a livello di presenze. A Vogorno, il ristorante sta lavorando moltissimo, tanto da aver introdotto la cucina non-stop».
Eppure – e qui arriviamo al punto – nonostante l’inedito scenario capace di incuriosire e affascinare, ad occhi venali appare difficilmente comprensibile la chiusura del negozio con Infoshop della diga, situato all’entrata dello sbarramento; commercio che già di per sé ha una fortissima connotazione turistica e che in questo frangente unico potrebbe comodamente allungare la stagione e fare cifra senza sforzarsi. In teoria. Di che porsi insomma, legittimamente, qualche domanda. La prima risposta dei diretti interessati, ovvero l’Associazione promozione progetti Valle Verzasca, che è in affitto negli spazi di proprietà della Verzasca Sa, è che «la struttura non è adeguata all’inverno, ma considerato che l’interesse persiste ed è sempre molto alto, ci stiamo quindi volentieri attrezzando per poter offrire almeno una bibita calda». In concreto con un “food truck” temporaneo che verrà spostato alla diga dal prossimo fine settimana, mentre un Toi Toi è apparso venerdì scorso per andare incontro alle più urgenti evenienze. Non è per contro possibile aprire già ora i Wc “fissi”, numerosi e attrezzati, visto che non sono stati pensati per un’apertura invernale ed esiste pertanto, con le basse temperature, un forte rischio di gelo dell’acqua.
L’iniziativa per garantire un ristoro alle masse di turisti assumerà come detto le sembianze di un “food truck” per circa una mese. Il negozio con Infoshop e annessi servizi verrà poi aperto completamente – anticipatamente rispetto alle abitudini stagionali – il 26 febbraio, in concomitanza con l’inizio delle vacanze di Carnevale che vedrà certamente la visita della diga vuota anche di molte famiglie. Normalmente, infatti, l’apertura avviene il 1° aprile. L’Associazione promozione progetti Valle Verzasca, che gestisce anche il chioschetto Infopoint di Sonogno, destina gli utili generati ad associazioni ed enti che promuovono progetti in e a favore della valle.