Caso della donna di 52 anni trovata morta nel suo appartamento di Solduno, per il compagno si rafforza l'ipotesi dell'omissione di soccorso
È stato scarcerato oggi il 60enne che era stato arrestato lo scorso 3 gennaio, in relazione al presunto malore di una 52enne, ritrovata morta nel suo appartamento in via Pioda a Solduno la sera di San Silvestro. Il procuratore pubblico Nicola Respini non ha ravvisato i presupposti per chiedere una proroga della carcerazione.
L'inchiesta per chiarire i contorni della vicenda prosegue nel più assoluto riserbo, ma per l'uomo si rafforza unicamente l'ipotesi di un'ommissione di soccorso. Non vi sarebbero per contro elementi che porterebbero a presumere il reato ben più grave di omicidio.
Il 60enne, ricordiamo, dando l'allarme avrebbe affermato di essere stato in compagnia della donna e averne poi constatato il malore. Ma alcuni elementi avevano indotto gli inquirenti a dubitare che questa versione fosse corretta. Innanzitutto le macchie di sangue trovate sul posto (che potrebbero però essere compatibili con una malattia di cui soffriva la vittima), e secondariamente – ma non per importanza – il fatto che il personale sanitario al suo arrivo aveva potuto constatare che la 52enne era già morta da alcune ore. Tutto da spiegare dunque il tempo intercorso (che a quanto pare si è comunque ridotto rispetto alle risultanze iniziali) fra il dramma e la chiamata dell'uomo.