Bocciata dal vescovo de Raemy la candidatura del professore laico, già rettore dell'Usi. Insufficiente il 20% che avrebbe potuto garantire
Non sarà Boas Erez il nuovo rettore del Collegio Papio di Ascona. Come promesso, una decisione sul nome da parte dell’Amministratore apostolico della Diocesi di Lugano, de Raemy, è arrivata prima di Natale, e più precisamente domenica 22 dicembre. La formalizzazione della decisione al Consiglio di Fondazione (Cdf) del collegio asconese è giunta durante una riunione tenutasi appunto nel corso del weekend. Dunque, la proposta formulata poche settimane fa dallo stesso Cdf all’indirizzo dell’Amministratore apostolico e vescovo della Diocesi di Lugano è stata bocciata e per cercare il sostituto di don Patrizio Foletti sarà necessario riaprire il “concorso”.
La decisione di Alain de Raemy, benché per certi versi comprensibile visto il profilo laico e di sinistra del candidato Erez, coglie di sorpresa proprio per il fatto che il nome forte usciva da una selezione attentamente condotta dal Consiglio di Fondazione e scaturita nella certezza che un personaggio come Erez avrebbe potuto portare nuova linfa, contatti e “know-how” al Collegio anche per quanto riguarda il passaggio degli allievi che terminano il Liceo e si affacciano sul mondo accademico. Già rettore dell’Usi, dove ancora oggi insegna Matematica, Erez sa in questo senso come si fa. Inoltre, il curriculum parla per lui: nato a Coira nel 1962, dottore all’Università di Ginevra nel 1987, Erez ha ricoperto diverse funzioni di rilievo nel mondo accademico svizzero, avendo prima insegnato ad Harvard (1990-93) e quindi all’Università di Bordeaux (1993-2016), dove è stato anche decano e poi vicepresidente del Consiglio di amministrazione. Inoltre, è membro non togato del Consiglio della magistratura.
Il Rettorato di Boas Erez sarebbe stato molto diverso rispetto a quello del suo predecessore, e attuale rettore del Papio, don Patrizio Foletti. Se quest’ultimo ha finora lavorato e lavora infatti a tempo pieno, così non sarebbe stato per il suo successore, che, secondo quanto stabilito al momento della candidatura, avrebbe potuto “prestare” al Papio una percentuale massima del 20%. Questo è infatti quanto consentito ai professori dell’Usi.
Sarebbe questo il motivo principale della bocciatura. Infatti, in una nota diramata pochi minuti fa il CdF sottolinea che “nell’incontro di domenica 22 dicembre, Mons. de Raemy, dopo aver sentito il parere del Collegio dei Consultori e i risultati della consultazione avviata tra il corpo docenti del Papio, ha comunicato di non fare propria la proposta del Consiglio di nominare il prof. Boas Erez quale nuovo rettore del Papio, per la percentuale ridotta di tempo di lavoro che questi potrebbe mettere a disposizione, rimanendo nel contempo professore all’Università della Svizzera italiana (limitata per regolamento Usi al 20% contrattuale). Mons. de Raemy ha pertanto chiesto al Consiglio di Fondazione di proseguire nella ricerca di un nuovo rettore”.
Il Consiglio di Fondazione si dice “dispiaciuto che non sia stata accolta una proposta che riteneva molto valida e qualificata, e tiene a ringraziare sentitamente il prof. Boas Erez per la disponibilità e l’entusiasmo di cui aveva dato prova accogliendo la richiesta fattagli. Il Consiglio rispetta ad ogni modo le competenze definite dallo statuto e comunicherà a tempo debito i suoi passi ulteriori”.
In questi minuti sul sito naufraghi.ch un'intervista a Erez con le sue prime dichiarazioni dopo la forzata rinuncia al nuovo incarico.