Bellinzonese

‘Giù le mani da Casa Jam e dal suo parco’

A Moleno una petizione dell’Associazione di quartiere e a Bellinzona un’interpellanza interpartitica

Edificata nel 1911 da Onorato Jam
8 ottobre 2024
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All’urlo di “Casa Jam chiede aiuto” l’associazione di quartiere di Moleno ha lanciato una raccolta firme cartacea e online, mentre a Bellinzona cinque consiglieri comunali hanno depositato un’interpellanza interpartitica con prima firmataria Lisa Boscolo affiancata da rappresentanti di cinque forze politiche (oltre a Unità di sinistra anche Verdi/Fa, Plr, Lega/Udc e Centro). L’azione a tenaglia, rivolta al Municipio, mira a preservare la villa edificata nel 1911 con tratti liberty e il suo parco, che rischiano di venire sacrificati da un progetto edilizio per la realizzazione di alcune nuove abitazioni.

Visto il pregio e l'importanza della villa la petizione chiede di “impedire lo sfruttamento edilizio sconsiderato e scellerato del patrimonio storico e culturale rappresentato da Casa Jam e il suo parco inserendoli tra i beni da tutelare a livello comunale; avviare trattative per l’acquisto (o permuta) da parte della Città di Bellinzona; valorizzare Casa Jam (con restauro edificio principale, annessi, fontana e parco) trasformandola per esempio nella sede del nuovo archivio storico della città, di una biblioteca comunale e un luogo per esposizioni e socializzazione, a servizio della popolazione”. Si ricorda poi che a Bellinzona “diversi quartieri hanno cambiato il loro aspetto urbanistico, e Moleno è uno di questi. I piani regolatori non hanno salvaguardato, e non salvaguardano ancora oggi adeguatamente, il patrimonio architettonico e il verde delle nostre città”.

Dal canto loro gli interpellanti evidenziano che Moleno (il quartiere più settentrionale della capitale) attualmente conta 127 abitanti, lo 0,27% della popolazione totale. Negli ultimi anni “ha però visto un notevole aumento di nuovi insediamenti abitativi. Si tratta di una ventina di nuove case, ciò che comporta un aumento del 40% circa della popolazione. Un aumento che obbliga a riflettere e a rivedere anche la pianificazione delle offerte pubbliche in loco”. Fra queste citiamo la ristrutturazione dell’ex scuola comunale che potrà accogliere eventi ricreativi e riunioni: “Inaugurata sabato, è senz’altro un tassello importante dei servizi che la città offre a chi vive nel quartiere”. Quanto poi a villette e villini sacrificati, “in Ticino lo sviluppo territoriale delle città ha portato alla distruzione di molte case d’epoca ricche di storia”. Ciò che si vuole evitare a Moleno. Da qui una serie di domande all’esecutivo volte a difendere la bontà della petizione e delle sue richieste.

Storia di emigrazione e di ritorni

“Casa Jam a Moleno – si può leggere sul portale del Cantone – è frutto della buona volontà e dell'imprenditorialità di Onorato (Honoré) Jam, nato da una famiglia di emigranti ticinesi nel 1879 a Lione. Qui il giovane frequentò le scuole, ma non appena ne ebbe la possibilità si trasferì a Parigi per realizzare il suo sogno: diventare vetraio e avviare una propria attività. Era il 1900 e Honoré riuscì ben presto a raggiungere tutti i suoi obiettivi professionali, ai quali si aggiunsero il matrimonio nel 1902 e la costruzione di Casa Jam nel paesino natìo, utilizzata come residenza di vacanza per il successivo decennio. L'emigrante (ormai provvisto di una discreta fortuna) fece infatti ritorno in Ticino nel 1921, ma non rimase per molto tempo con le mani in mano: nel giro di qualche mese aprì un'autorimessa a Bellinzona e si occupò del servizio postale sulle linee Bellinzona-Carena e Bellinzona-Moleno”.

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