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Finalmente Moleno ha la sua casetta di quartiere

Ristrutturata dalla Città di Bellinzona l’ex scuola e bottega che accoglierà eventi ricreativi e riunioni. Proposto anche lo sportello comunale

L’inaugurazione è prevista a inizio ottobre
(laRegione)
20 giugno 2024
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Con i suoi 127 abitanti, aumentati di sette unità negli ultimi quattro anni, il quartiere più settentrionale di Bellinzona rappresenta soltanto lo 0,27% della popolazione della capitale ticinese. Cifre lillipuziane per un microcosmo di cui si fatica a trovare traccia nelle cronache, perché di Moleno si parla invero poco. L’ultima volta, in modo significativo, per segnalare i problemi di non potabilità dell’acqua insieme al confinante Preonzo e la conseguente decisione comunale di garantire un approvvigionamento stabile e di qualità allacciando le due località al pozzo di Gorduno-Gnosca. Giusto un anno fa, inoltre, in occasione dell’incontro col Municipio cittadino – tenutosi in una serata uggiosa sotto il mini gazebo delle feste allestito in un angolo del nucleo – si era fatto il punto su alcune questioni locali pendenti. Nota positiva, in quel momento, l’imminente avvio del cantiere per riportare a nuova vita la vecchia scuola elementare di paese. Meglio nota come Schéré e già sfruttata anche come bottega, è un edificio a base rettangolare dalle dimensioni assai ridotte che da lungo tempo versava inutilizzata e in pessime condizioni accanto alla chiesa e al parco giochi. Ebbene, il cantiere per il quale nel 2021 il Consiglio comunale di Bellinzona aveva stanziato 640mila franchi si è nel frattempo concluso. L’inaugurazione è prevista il prossimo ottobre in occasione di un evento pubblico con tanto di mostra di documenti e foto storiche. Al corpo principale con tetto a quattro falde è stato aggiunto lateralmente un volume comunicante con tetto piano sotto il quale trovano posto cucina, guardaroba e toilette.

Vent’anni d’attesa

L’operazione rappresenta per gli abitanti del posto un evento di grande importanza. L’Associazione di quartiere, attiva dal 2019, ripone molte attese in un’opera destinata a consolidare lo spirito comunitario. «Il progetto – ricorda il presidente Luciano Fieschi a nome del comitato – è nato quando Moleno era ancora un Comune politico. Il messaggio municipale motivato dalla necessità di ricavare uno spazio multifunzionale era stato accettato all’unanimità dall’Assemblea comunale. In quel momento l’intenzione era di spostare la cancelleria comunale in un luogo meglio accessibile, permettere lo svolgimento dei lavori assembleari in un ambiente riscaldato e consono alle più elementari regole che uno spazio pubblico deve poter offrire. Come pure accedere alle cabine elettorali senza dover percorrere la ripidissima scala che portava all’allora cancelleria», nel frattempo divenuta sportello di quartiere. Non da ultimo, l’obiettivo «era dotare Moleno di uno spazio per eventi locali». Buone intenzioni infine concretizzatesi, ma con tempi biblici. «In effetti ci accingiamo a ricevere la casetta di quartiere dopo un paio di decenni di rinvii». La soluzione individuata, oltre a offrire una saletta conferenze con una trentina di posti a sedere, è anche dotata di allacciamenti esterni ad acqua ed elettricità per facilitare lo svolgimento di manifestazioni sulla piazza, «evitando di ricorrere a improvvisazioni». Una vera chicca che non può passare inosservata – sottolinea Fieschi – è la cantina a volta «che è stata mantenuta con i parametri originali». Sistemata e isolata, fa da deposito e dispone di uno spazio per eventuali attività.

Altre idee in fase di valutazione

L’Associazione di quartiere – evidenzia il presidente – ha inoltre sottoposto al Comune di Bellinzona un progetto di sviluppo e utilizzo, attualmente in consultazione, per valorizzare ulteriormente la Schéré in versione 2.0. «La gestione spetterebbe evidentemente al preposto servizio della Città. Sarebbe bello potervi inserire lo sportello di quartiere». L’attuale si trova al primo piano dell’ex casa comunale e il portale informativo della Città indica che è a disposizione ogni lunedì mattina dalle 9.30 alle 12. «Oltre alla nostra associazione, l’altro utente sarà il Circolo ricreativo per le riunioni dei rispettivi comitati. Ne approfitterà anche il gruppo ‘Segui il filo’ che svolge in forma spontanea il sempre più sconosciuto ma molto apprezzato lavoro a maglia». Dal canto suo il Circolo ricreativo, che organizza regolarmente manifestazioni e spettacoli, «integrerà nel concetto logistico anche questo stabile». Intanto l’Associazione di quartiere sta allestendo un elenco di possibili attività culturali «che avranno come centro principale la casetta». Così piccola, ma dalla grande importanza.

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