Bellinzonese

Tariffe elettriche 2024, Bellinzona esclude altri aiuti

Il Municipio ricorda che Amb già libera riserve di copertura: 3,5 milioni nel 2022 e 2,4 nel 2023. ‘Per calmierare ce ne vorrebbero 10 all’anno’

(Ti-Press)
12 ottobre 2023
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“Considerata la situazione tariffale del comprensorio Amb, fra le migliori in Ticino e Svizzera, e la situazione finanziaria generale della Città, non vi sono le premesse per attivare uno strumento” nella forma di contributo comunale o altro per calmierare l’aumento delle tariffe elettriche previsto nel 2024 pari a circa 250 franchi annui per economia domestica. Lo dice il Municipio di Bellinzona rispondendo picche all’interrogazione del Centro (consigliera Camilla Guidotti) che sollecitava un aiuto in tal senso. Gli interroganti suggerivano di utilizzare le riserve e/o i contributi versati da Amb al Comune. Ma per compensare l’aumento “occorrerebbero circa 10 milioni all’anno”, risponde l’Esecutivo indicando “l’impossibilità di utilizzare riserve di Amb destinate ad altri scopi. E considerato che l’apposita ‘riserva di copertura’ viene già utilizzata a questo scopo, non rimarrebbe che lo stanziamento di un contributo comunale”. Il quale, come scritto all’inizio, cozzerebbe contro la situazione finanziaria generale della Città che – come osservato più volte dal Municipio stesso commentando di anno in anno i bilanci comunali – pur registrando non previsti avanzi d’esercizio milionari, deve tener conto di prospettive incerte considerati gli onerosi rapporti finanziari col Cantone e i sempre importanti investimenti strategici all’orizzonte.

Cosa si può e cosa no

Quanto all’evoluzione delle tariffe, il Municipio ricorda che per la parte consumo Amb è riuscita per il 2023 – meno per il 2024 – a mitigare gli aumenti grazie a contratti stipulati in passato; per la parte rete e tasse gli aumenti sono dovuti invece a fattori esterni non influenzabili direttamente dalle aziende di distribuzione. E le riserve? “Si suddividono in tipologie diverse con vincoli di utilizzo. Solo quelle di copertura possono essere utilizzate per stabilizzare sia il prezzo dell’energia sia la tariffa di rete, sotto la supervisione di Elcom”. E Amb ne scioglie: nel 2022 per 3,5 milioni, nel 2023 per 2,4 milioni. Gli altri fondi di riserva o accantonamenti “sono dedicati a coprire progetti o investimenti previsti nei prossimi anni. Tra questi figurano il Fondo per consulenze energetiche (2 milioni), quello per energie rinnovabili (9), il Sole per tutti (1,3) e per rinnovi legati all’impianto di depurazione (2,5). Infine il Fondo per il miglioramento del servizio (1,75) è pensato per lo sviluppo di nuovi prodotti e servizi a supporto della strategia energetica 2050”. L’utilizzo di queste riserve “è quindi vincolato all’obiettivo prefissato nella costituzione del fondo”. Niente da fare anche per la riserva legale da capitale pari a circa 10 milioni derivante dalla rivalutazione delle reti elettriche al momento della costituzione dell’Ente autonomo Amb nel 2018: “Trattandosi di una riserva contabile legata al valore della rete elettrica, per disporne occorrerebbe vendere un pezzo della rete incassando dall’acquirente il controvalore”. Infine il riversamento di utili Amb alle casse comunali ammonta a 9,1 milioni dal 2018 (primo anno contabile post aggregazione) a oggi e al netto delle imposte, vale a dire 1,5 milioni all’anno.