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‘Non sprechiamo l’acqua’, definiti tre gradi di siccità

L'Azienda multiservizi di Bellinzona ha recapitato a tutti i fuochi una comunicazione con regole chiare a seconda della situazione

(Ti-Press)
4 aprile 2023
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Lavare l’auto, annaffiare l’orto o riempire la piscina. In situazione di siccità non sempre è chiaro cosa è possibile fare e cosa no. Proprio per fugare ogni dubbio, ma anche per sensibilizzare riguardo alla situazione attuale, l’Azienda multiservizi di Bellinzona (Amb) ha diramato a tutti i fuochi un’informativa con cui invita a un uso parsimonioso dell’acqua. «Attualmente la situazione è preoccupante, perché il livello delle sorgenti è basso, ma è ancora sotto controllo», premette Mauro Suà, direttore delle Amb.

«Ma con l’arrivo dell’estate, quando aumenteranno anche i consumi, la situazione potrebbe peggiorare: soprattutto in alcune zone», aggiunge, spiegando che la comunicazione diramata vuole invitare i cittadini a ridurre i consumi di acqua in vista di possibili problemi di approvvigionamento idrico.

Durante l’estate scorsa infatti, l’intera Svizzera si è trovata a fronteggiare le difficoltà derivanti dalla scarsità di precipitazioni e dalle insufficienti quantità di neve sulle vette che hanno causato l’abbassamento della portata d’acqua delle sorgenti e dei fiumi. “Questa situazione idrica potrebbe nuovamente ripetersi nei prossimi mesi, soprattutto in Ticino”, si legge nella lettera.

Per fare maggiore chiarezza sono stati definiti tre livelli di criticità, da applicare sulla base della disponibilità di acqua potabile e in base ai bisogni e alle necessità prioritarie: grado di siccità 1, 2 e 3. “L’orto ha infatti una valenza maggiore rispetto al giardino, in quanto permette di generare i propri alimenti, i parchi giochi e i campi sportivi hanno la precedenza sul lavaggio delle autovetture o sui prati, poiché la necessità di mantenere agibili gli spazi ludici dedicati ai minori è una priorità a seconda del grado di siccità presente. Per questa ragione l’utenza è suddivisa in ‘Privato’ ed ‘Enti pubblici’ e le relative restrizioni possono divergere”.

La scala con i gradi di siccità è stata elaborata dalle aziende di distribuzione di acqua potabile del cantone in collaborazione con l’Associazione degli acquedotti ticinesi e l’Ufficio di approvvigionamento idrico cantonale. Una comunicazione analoga a quella diramata dalle Amb alla popolazione verrà quindi inviata anche da altri Comuni nei prossimi giorni. La lettera intende pure specificare quali potrebbero essere le limitazioni che potrebbero essere introdotte in caso di necessità. «Quando si dice di usare l’acqua con parsimonia è generico e non molto chiaro. L’anno scorso, a Bellinzona ma anche in altri Comuni, è stata riscontrata un po’ di confusione tra gli utenti. Quindi abbiamo voluto fare chiarezza su queste regole che potrebbero essere introdotte. Ma anche sugli utilizzi, perché riempire una piscina, in caso di penuria d’acqua con grado 1 è vietato per il privato ma è possibile per una piscina pubblica. Si è voluto quindi anche distinguere l’utilizzo tra pubblico e privato», spiega Suà. Va comunque specificato che per il riempimento di piscine private è sempre necessario fare richiesta, compilando un apposito formulario e trasmetterlo ad Amb.

Zone sensibili

L’anno scorso è stato raggiunto il grado 1 in alcune zone di Bellinzona, in particolare in valle Morobbia, a Pianezzo. In quel quartiere erano state introdotte delle restrizioni che erano state comunicate direttamente agli utenti. Indicazioni che però non erano sempre state chiare per tutti; la nuova scala con grado di siccità permetterà dunque di precisare cosa è possibile fare e cosa no. Attualmente, dicevamo, la situazione è sotto controllo. «Ma se dovesse peggiorare ci potrebbero essere delle zone o dei quartieri in difficoltà e quindi dovrebbero essere introdotte delle limitazioni secondo questa scala», precisa Suà.

«Se non dovesse piovere e continuerà questa tendenza, è anche verosimile che in alcuni quartieri che dipendono solo dall’approvvigionamento da sorgente, ad esempio Claro, potremmo essere obbligati a decretare il livello 1 di siccità» o in caso più critico anche il 2. Lo stesso discorso vale per alcune zone della valle Morobbia che non sono ancora servite direttamente dal nuovo acquedotto (entrato in funzione a fine 2022).

«Grazie agli investimenti eseguiti negli scorsi anni volti a una diversificazione delle fonti e all’interconnessione delle reti, attualmente la situazione nel comprensorio gestito da Amb è abbastanza privilegiata rispetto ad altri Comuni che vivono una situazione critica già ora», fa presente Suà.

Controllo dei divieti

Chi dovesse infrangere un divieto è punibile con una multa. A occuparsi del controllo è la polizia, ma in questi casi, spesso vi è anche un autocontrollo reciproco tra i cittadini. «È anche per questo motivo che è utile avere delle regole chiare», osserva Suà. Così se qualcuno vede il vicino che annaffia l’orto con un grado di siccità 1, non ha motivo di agitarsi.