Pubblicata un'ordinanza che disciplina le limitazioni d'uso per enti pubblici e privati. Le infrazioni saranno punite
Mendrisio ha introdotto un'ordinanza che disciplina le limitazioni d'uso d'acqua potabile proveniente dalla rete idrica della Città in caso di carenza. Come si legge nel documento, in pubblicazione fino al 13 settembre (giorno in cui entrerà in vigore; eventuali ricorsi non avranno effetto sospensivo), “in caso di carenza d'acqua è necessario veicolare la stessa direzione dei bisogni più importanti”. Per questo “vengono introdotti tre gradi di siccità in cui l'utenza è suddivisa in ‘privato‘ ed ‘enti pubblici’”. Il grado 1, 2 o 3 “è definito dalla direzione delle Aziende industriali di Mendrisio (Aim) “a seconda dalla portata delle sorgenti, della disponibilità delle falde, dei consumi giornalieri e della stagione”. Avvisi e gradi d'emergenza vengono notificati dalla direzione delle Aim agli utenti attraverso i mezzi più appropriati.
L'ordinanza include una tabella che indica le attività permesse o non permesse a fronte dei diversi gradi di siccità. Nel pubblico, giusto per fare qualche esempio, il funzionamento delle fontane sarà vietato con tutti i gradi di siccità. Il riempimento delle piscine comunali sarà ammesso con il grado 1, ammesso previa autorizzazione con il grado 2 e vietato con il 3. Passando agli utenti privati, il lavaggio di piazzali sarà in ogni caso vietato. Mentre l'annaffiatura manuale degli orti sarà vietata solo con il grado di siccità 3.
Le infrazioni all'Ordinanza e alle disposizioni emanate in sua applicazione “sono punite dal Municipio, su segnalazione della direzione Aim, con multe fino a 10mila franchi”.