Lanciata con una mozione dal membro del Legislativo di Blenio Stefano Fraschina, prossimamente l’idea cercherà l’avallo dell’Assemblea dei Comuni bleniesi
Così come in Valle Verzasca, dove domenica si è tenuta la presentazione ufficiale di ‘Vera Verzasca’, anche in Valle di Blenio c’è il desiderio di creare un marchio regionale che possa non solo accompagnare la vendita dei prodotti locali ma anche promuovere l’immagine dell’intera regione. Ciò che chiedeva la mozione presentata a fine 2018 dal consigliere comunale di Blenio Stefano Fraschina (Lega). Una mozione che risulta in sospeso ormai da fine 2019 quando il locale Municipio aveva incaricato una Commissione speciale interpartitica di approfondire il discorso. Negli scorsi mesi l’Esecutivo ha nel frattempo ricevuto il rapporto della Commissione (oltre a Fraschina ne fanno parte altri quattro consiglieri comunali rappresentanti di ogni gruppo in seno al Legislativo di Blenio). L’idea di creare un marchio per i prodotti locali sarà sottoposta all’Assemblea dei comuni bleniesi (Ascoble), dalla quale si punta ad avere un avallo a livello di sostegno generale.
La volontà dell’Esecutivo di Blenio è infatti quella di allargare il discorso all’intera Valle, coinvolgendo anche Acquarossa e Serravalle. Ciò che suggerisce anche il rapporto della Commissione. «In questo modo potremo avere una ‘forza’ di un certo peso – sottolinea interpellato dalla ‘Regione’ Stefano Fraschina –. L’obiettivo è quello di affrontare il tema con Ascoble entro la fine dell’anno». In caso di parere favorevole, la mozione potrebbe anche essere ritirata (ed essere così indipendente dal voto dei consigli comunali), con il discorso che verrebbe così inserito nel Masterplan Valle di Blenio affidato dai tre Comuni all’Ente regionale per lo sviluppo del Bellinzonese e Valli (Ers-Bv). Ente che proprio in questo periodo si appresta a compiere i primi passi concreti nell’elaborazione del programma di sviluppo regionale a medio-lungo termine. Ricordiamo che il marchio ‘Vera Verzasca’ (che coinvolge produttori della valle e del piano attivi nel settore artigianale e in quello agroalimentare) è in effetti il frutto di un’iniziativa nell’ambito del Masterplan Verzasca 2030.
Manuel Cereda, direttore dell’Ers-Bv, interpellato dalla ‘Regione’ spiega che «il tema dei prodotti locali e degli artigiani verrà verosimilmente affrontato nel corso dell’elaborazione del Masterplan. E in questo ambito si potranno anche approfondire l’opportunità e le modalità di un discorso legato al marchio. Quanto fatto in Valle Verzasca – annota Cereda – è sicuramente qualcosa di principio condivisibile. Il logo, fra l’altro, è molto accattivante». Per evitare «la creazione disordinata di marchi e loghi», Cereda pone però l’accento sulla necessità di coordinarsi «con quanto sta portando avanti il Centro di competenza agroalimentare Ticino (che già dà la possibilità di richiedere il marchio ‘Ticino’ attraverso il quale i produttori certificano in sostanza la genuinità dei loro prodotti, ndr) e con gli aspetti legati al marketing e alla comunicazione dell’Organizzazione turistica regionale». Lo stesso discorso, sempre per quanto riguarda la possibilità di adottare un marchio per certificare provenienza e qualità del prodotto, vale anche per il Masterplan della Leventina «proprio in un’ottica regionale coordinata e in sinergia con quanto si sta facendo a livello cantonale».
Per Stefano Fraschina sarà importante sfruttare l’eventuale marchio anche attraverso dei punti vendita da prevedere nei luoghi con maggiore visibilità e affluenza, come ad esempio il rinnovato Centro nordico di Campra, il Polisport di Olivone per il quale è prevista una riqualifica e gli impianti turistici di Campo Blenio dove c’è in serbo una strategia di rilancio. Un logo che per Fraschina vuole dunque essere un anello della catena per quanto riguarda i progetti in fase di sviluppo. Del marchio, conclude l’autore della mozione, potranno infatti beneficiarne tutti: piccoli negozi di paese, attività commerciali, organizzatori di eventi ed esercenti. Una sorta di ‘biglietto da visita’ della Valle che andrà anche a rendere riconoscibili le manifestazioni e tutto quello che ruota attorno alla regione. Durante il processo che ha portato a stilare il rapporto, la Commissione ha avuto degli incontri con il Centro di competenza agroalimentare e l’Organizzazione turistica regionale Bellinzonese e Alto Ticino che ha espresso interesse nonostante non sarà lei a promuovere direttamente la creazione del marchio.