Lo ha deciso l’assemblea che ha optato per il passaggio da una forma associativa a una definitiva più agile e snella mantenendo il comitato direttivo
Termina l’era dell’Associazione dei Comuni di Blenio nella sua forma attuale. Così ha deciso l’assemblea dei delegati riunita ieri sera a Olivone, che a maggioranza (32 voti favorevoli, 20 contrari e 2 astensioni) si è espressa a favore del cambiamento suggerito dalla commissione di studio, ovvero il passaggio dalla forma associativa a una definita più agile e snella "mantenendo quanto di funzionale, ossia il comitato direttivo". Una nuova forma che dovrà essere sorretta da una convenzione fra i tre Municipi della Valle. Da statuto gli scopi di Ascoble sono i seguenti: "Partecipazione dei Comuni del distretto all’attività della regione"; "favorire la promozione e il coordinamento di tutte le attività ai fini dello sviluppo economico, sociale e culturale del distretto"; "favorire la collaborazione fra i Comuni, i Patriziati e le associazioni del distretto per il raggiungimento di scopi di interesse regionale e generale". Per conseguire questi obiettivi, in sostanza la maggioranza dei delegati (consiglieri comunali di Serravalle, Blenio e Acquarossa e tre rappresentanti dei patriziati bleniesi) ritiene che la convocazione annuale dell’assemblea non sia più necessaria ma che per la valle sia sufficientemente rappresentativo il Comitato direttivo di Ascoble composto da 15 municipali, tre granconsiglieri residenti in valle, un presidente della Comunità dei patriziati di Blenio, un rappresentante bleniese del Consiglio direttivo dell’Otr e un rappresentante bleniese del Consiglio direttivo dell’Ente regionale per lo sviluppo Bellinzonese e Valli.
La forma tradizionale di Ascoble, rileva da noi contattata la sindaca di Blenio e attuale presidente del Comitato direttivo di Ascoble, Claudia Boschetti Straub, «risale a quando in valle c’erano 17 comuni. Oggi, essendo solo tre enti locali, l’approccio alla condivisione è cambiato. Tuttavia niente vieta che di fronte a temi particolarmente importanti si possa convocare tutti i consiglieri comunali per permettergli di ribadire la loro visione che già viene espressa durante le sedute dei legislativi», aggiunge, ricordando come le assemblee di Ascoble «riscuotevano pochissimo successo a livello di affluenza».
In una serata che ha visto al Polisport di Olivone la presenza di 54 delegati su 82, il tema è da subito apparso sentito: "Gli interventi in sala – si legge ancora nella nota – sono stati numerosi, sia da chi favorevole al cambiamento sia da chi contrario, gli ultimi preoccupati di perdere quel qualcosa che legava, anche se solo per un paio di volte all’anno, tutti i rappresentanti politici della Valle". Il plenum ha però infine sancito che è questo il momento di cambiare, "di dare una nuova pelle ad Ascoble mantenendone il cuore pulsante, ossia il gremio formato dai tre Municipi e dagli altri partner interessati". Il futuro vedrà quindi il Comitato direttivo impegnato nel trovare la forma giuridica "che favorisca una politica di Valle perseguendo gli scopi originali di Ascoble" e integrando i suggerimenti contenuti nel rapporto stilato dalla commissione di studio.
Le riflessioni per valutare l’assetto dell’associazione erano cominciate un paio di anni fa a seguito della decisione presa a maggioranza dal Comitato direttivo di Ascoble di assegnare 200mila franchi al progetto del Polisport, ritenuto che per alcuni si era trattata di una decisione che non spettava a questo gremio, bensì all’intera assemblea. Nel 2021 il plenum aveva quindi approvato all’unanimità la proposta di creare una commissione di studio (composta da un municipale e due consiglieri comunali di ciascun comune) per valutare il futuro dall’associazione e definire meglio le competenze del comitato direttivo (composto dai municipali dei tre comuni, dai granconsiglieri bleniesi e da un rappresentante di patriziati, Otr ed Ente regionale per lo sviluppo) e dall’organo legislativo (rappresentato dai consiglieri comunali della valle).