Bellinzonese

Antenne: Pollegio la spunta al Tf, ma ora deve sbrigarsi

Bocciato il ricorso di Swisscom, Sunrise e Salt contrario alla Zona di pianificazione che bloccava nuovi impianti per cinque anni, poi ridotti a due

Ti-Press
8 settembre 2021
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Sebbene sia una strada insolita, non è illegale. Luce verde dal Tribunale federale alla Zona di pianificazione che il Municipio di Pollegio aveva istituito nel giugno 2019 per impedire la posa di antenne di telefonia mobile in parti del paese ritenute sensibili. Zona di pianificazione che il Tribunale amministrativo cantonale aveva a sua volta approvato nel 2020 riducendone però la durata da cinque a due anni. Approvando l’impostazione del Tram, e respingendo di conseguenza i ricorsi interposti da Swisscom, Sunrise e Salt, la massima corte elvetica si schiera oggi a favore del Comune bassoleventinese. 

Necessaria per elaborare una variante di Pr

Il provvedimento municipale, che scadrà una volta estinto il periodo di sospensione dovuto al ricorso, si estende a tutte le zone edificabili del territorio comunale e persegue lo scopo di permettere al Municipio di elaborare una variante del Piano regolatore che disciplini in modo adeguato la posa delle antenne riconoscibili visivamente, tenendo conto delle immissioni immateriali generate da tali impianti, evitando che nel periodo della sua validità vengano realizzati progetti con impatti indesiderati per la popolazione nel delicato tessuto insediativo e che si creino situazioni di pregiudizio in relazione alla reimpostazione degli indirizzi pianificatori e alla loro successiva attuazione.

Ora adotti la nuova pianificazione

La criticata zona di pianificazione vieta, in altre parole, ogni intervento che possa rendere più ardua la pianificazione dell'uso territoriale e prescrive una regolamentazione transitoria che si fonda sulla ‘norma tipo’ secondo il ‘modello a cascata’ proposta dalla linea guida cantonale sulle antenne di telefonia mobile. Chinandosi sulle critiche espresse dalle tre compagnie telefoniche, il Tf evidenzia che la scelta operata da Pollegio “può essere opinabile o criticabile sotto il profilo del principio di proporzionalità, ma non è arbitraria visto che, nell'ambito della sua autonomia e del suo potere di apprezzamento, il Comune tra le scelte offertagli dalla legislazione cantonale e comunale poteva scegliere quella che più riteneva appropriata”. Ora, conclude il Tf, il Municipio “dovrà procedere sollecitamente all'adozione della prevista variante di Pr; nel caso contrario si sarebbe in presenza di una violazione del diritto federale, visto che alle ricorrenti sarebbe impedito di perseguire i loro scopi d'interesse non solo privato, ma anche pubblico”.