Il Consiglio di Stato non ha approvato la variante del 2003 per la zona, riportando di fatto in vigore il Piano regolatore di 37 anni fa
Muzzano ritorna al 1984. O almeno, la parte del Comune che è situata sul piano del Vedeggio. Come risulta dal ‘Foglio Ufficiale’ del 19 ottobre, infatti, il Consiglio di Stato (CdS) ha respinto la variante di Piano regolatore per la zona. Una variante approvata dal Consiglio comunale nel 2003 e sospesa addirittura dal 2005. «Ce lo aspettavamo – ammette Verena Hochstrasser –, d’altra parte fa seguito alla sentenza del Tribunale cantonale amministrativo, che aveva rinviato tutto l’incarto al CdS, affinché prendesse una nuova decisione. Ora di fatto siamo tornati al 1984».
L’ultima variante valida per la zona, che comprende i principali terreni industriali-artigianali e agricoli del comune, è vecchia quindi di trentasette anni. «Non siamo sorpresi, abbiamo sottoposto la decisione ai pianificatori, ma in pratica ora dovremo ripartire con la progettazione della zona – spiega la sindaca –. Nella scorsa legislatura avevamo già previsto che si sarebbe dovuto pianificare di nuovo. Quella del 2003 era comunque già una pianificazione ormai vecchia, i presupposti da allora sono cambiati. C’è, ad esempio, un Piano direttore cantonale che è stato introdotto nel frattempo e che bisogna rispettare. Pertanto l’anno scorso abbiamo già preparato un masterplan e sulla sua base adesso dovremo preparare il Piano d’azione comunale per ripartire con la progettazione». Dal 2003 sono passati diciotto anni, ma dal 1984 trentasette... «e il mondo è cambiato e anche la zona non è più la stessa. Non c’erano numerose aziende. Le nuove costruzioni sono state edificate in base alle decisioni del 2003 e del 2015, però adesso come adesso risultano ‘fuorilegge’ e quindi è necessario riordinare e riorganizzare alla luce delle nuove direttive».