Svolta in Municipio a Tenero-Contra: si valuteranno proposte da parte di Coop Immobilien, proprietaria del sedime che con il camino si sente ‘legata’
L’abbattimento della ciminiera dell’ex cartiera di Tenero – bene culturale protetto a livello comunale – potrebbe non più essere un tabù. Pragmaticamente, lo sta considerando il Municipio sulla base delle esigenze di Coop Immobilien (proprietaria del sedime su cui sorge il camino) che negli ultimi 16 anni, per due volte, ha tentato di andare in quella direzione. Entrambe le volte le è andata male, ma non è detto che l’ipotesi prima o poi possa concretizzarsi.
A dichiararlo a ‘laRegione’, ma con tutta la prudenza del caso, è il nuovo sindaco di Tenero-Contra, Graziano Crugnola, che da non tenerino quando parla della cartiera e della sua ciminiera superstite mette una mano sul cuore. «So perfettamente quanto la popolazione di Tenero-Contra tenga a questa testimonianza di architettura industriale. Non c’è quasi persona, in comune, la cui storia familiare non sia in qualche modo legata alla cartiera. Parlare quindi di demolizione dell’ultima testimonianza tangibile di quel lungo e fortunato periodo industriale è sempre molto delicato e infatti sia il nostro Municipio, sia quelli precedenti hanno sempre opposto una giusta resistenza a qualsiasi ipotesi di cancellazione della testimonianza storica. Resistenza peraltro ancorata alla variante di Piano regolatore che tutela il camino industriale».
Tuttavia, è normale che la politica a un certo punto debba farsi delle domande. Specialmente se la controparte è un colosso commerciale e abbia espresso e ribadito un certo disagio rispetto alla presenza di una struttura che di fatto vincola qualsiasi utilizzo di una vasta superficie di terreno di proprietà. Nel caso specifico parliamo di circa 50mila metri quadri di terreno a nord dell’attuale centro commerciale, che Coop Immobilien potrebbe essere interessata a sfruttare direttamente, oppure a vendere.
Ebbene, di fronte a questa situazione che si perpetua nel tempo (la prima domanda di demolizione di Coop Immobilien risale al 2008, la seconda al 2021) il Municipio, nell’ambito di un gruppo di lavoro istituito unitamente alla stessa Coop Immobilien, ha aperto all’eventualità di una sorta di “do ut des”, nel senso di accettare l’ipotesi che la ciminiera prima o poi venga abbattuta, ma soltanto in cambio di una adeguata contropartita. Non certo in soldi – o non direttamente –, quanto sotto forma di una testimonianza storico-culturale alternativa, ugualmente simbolica e significativa e in grado di sostituire, nel cuore degli abitanti di Tenero-Contra, la ciminiera di cui sopra. Cosa di preciso è presto per dirlo. Ma lo spazio per l’immaginazione non manca.
«Nulla è deciso – precisa Crugnola –, ma in effetti la direzione che si potrebbe prendere è questa. Da Coop Immobilien attendiamo una proposta in grado di convincere prima il Municipio, poi se del caso il Consiglio comunale, cui potrebbe venir chiesto di elaborare una variante di Piano regolatore che tolga il vincolo di tutela per consentire ai proprietari un utilizzo più comodo del terreno. Non è neppure escluso che sulla tematica venga interpellata anche direttamente la popolazione, magari tramite un sondaggio. Una cosa è certa: come Municipio non vogliamo certo minimizzare l’importanza di questo simbolo e precipitare le cose, ma solo aprirci a delle valutazioni».
La variante attualmente in vigore risale al 2016. Il capoverso 7 dell’articolo 48 delle Norme di applicazione del Piano regolatore stabilisce chiaro e netto “l’obbligo di mantenimento del camino industriale”. Questo, anche considerando il contesto territoriale in tutta la sua ampiezza, vincolato dal Pr a precise destinazioni; fra esse, quelle previste per la zona F in relazione alla quale, a suo tempo, si era a lungo favoleggiato di una “Public plaza” che potesse diventare il vero cuore pulsante di Tenero-Contra, andando a rappresentare la nuova entrata est nel Locarnese. Qualsiasi progetto, era stato stabilito, avrebbe dovuto tenere conto della presenza della ciminiera, che non solo avrebbe dovuto essere mantenuta, ma anche valorizzata.
«Al momento da Coop Immobilien attendiamo proposte concrete e degne di essere valutate riguardo all’eventuale “sostituzione” della ciminiera con qualcosa in grado di non farla rimpiangere, ma anche indicazioni più precise sulle prospettive di sviluppo del comparto – conclude il sindaco Crugnola –. Avendo più chiari tutti questi aspetti, per il Comune sarà possibile orientarsi e decidere se, ed eventualmente come, muoversi».
Va ricordato che la tutela della ciminiera è posteriore rispetto all’arrivo di Coop a Tenero. La costruzione dell’attuale centro commerciale risale ai primi anni 2000, quindi prima che la cartiera, nel 2006, cessasse la sua attività mettendo fine a una storia lunga ben 153 anni. Immediatamente dopo, Coop Immobilien espresse l’intenzione di acquistare il terreno su cui sorgeva la cartiera, con lo scopo di ampliare il centro commerciale stesso. Acquistò infatti l’ampio sedime (rilevando la società Cartiera Sa), ma prima si sincerò che il Comune fosse disponibile a procedere con una variante di Pr. Cosa che in effetti avvenne, anche con la partecipazione attiva di Coop Immobilien, che fece allestire uno studio preliminare da cui emergeva appunto quella “Public plaza” che voleva essere l’emblema della nuova entrata est nel Locarnese.
Quel lavoro scaturì nella variante di Piano regolatore oggi in vigore e che riguarda un territorio oggetto, nel corso degli anni, di svariati progetti che furono foraggio per la stampa cantonale. Fra essi, ricordiamo lo Stadio Ticino in tempi in cui l’Acb veniva promosso in Super League (2008), ma anche il Velodromo Ticino, di cui lungamente si è parlato, ma che alla fine verrà realizzato a Sigirino.